di Tullio Morello
Ieri è terminato il calciomercato e leggo proclami come alla fine di ogni sessione.
Per quanto mi riguarda è stato il peggior mercato del Napoli negli ultimi 50 anni.
La maggior parte dei commenti si entusiasma per la permanenza di un paio dei più rappresentativi. Ma io ricordo che quei giocatori nelle ultime due stagioni hanno ottenuto un settimo e un quinto posto. E Insigne è un capitano in scadenza di contratto, non proprio il massimo della vita.
La squadra non è stata rinforzata e, anche se un paio di squadre tipo la Juve e l’Inter si sono un poco indebolite, il divario con chi ci ha preceduto in questi anni è ancora grande.
Milan e Atalanta sono stabili.
Poi ci sono le romane che erano arrivate dietro di noi, ma stanno tornando prepotentemente protagoniste grazie a due allenatori che in Italia fanno la differenza, certamente molto più del nostro.
E non trascurerei la Fiorentina che ha buoni giocatori e un ottimo allenatore.
Ovviamente i media cercano di creare interesse per un campionato che ha sempre meno appeal, e genera meno soldi per tutti, sforzandosi di spacciare per poesia la più becera accozzaglia di parole.
