Napoli dice addio ad un pezzo di memoria delle sue Quattro Giornate di resistenza contro l’occupazione nazista: è morto Gennaro Morgese, figlio di Maddalena Cerasuolo, detta “Lenuccia”, una dei protagonisti delle Quattro Giornate di Napoli e alla quale è intitolato il Ponte della Sanità.
Napoli dice addio ad un pezzo di memoria delle sue Quattro Giornate di resistenza contro l’occupazione nazista: è morto Gennaro Morgese, figlio di Maddalena Cerasuolo, detta “Lenuccia”, una dei protagonisti delle Quattro Giornate di Napoli e alla quale è intitolato il Ponte della Sanità. Lenuccia lo difese dal tentativo delle truppe tedesche di farlo esplodere per interrompere i collegamenti tra il centro di Napoli e Capodimonte. Morgese aveva contratto il Covid-19.
L’uomo, militante dell’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani, aveva speso la sua vita nel ricordare alle nuove generazioni quanto accadde in quei giorni e quale fu il sacrificio di donne, uomini e ragazzini contro la dittatura.
L’Anpi in un comunicato ricorda la figura di Gennaro:
“Un tremendo morbo ha inferto un durissimo colpo e arrecato un profondo dolore alla famiglia ed a tutta la nostra Anpi togliendo la vita ad un uomo mite e generoso, che con grande coerenza e passione in tutta la sua esistenza ha vissuto intensamente gli ideali della Costituzione Repubblicana, della Resistenza, della pace e del progresso civile, sociale e morale del Paese.
Profondamente colpiti e sinceramente commossi per la dipartita del carissimo Gennaro, i compagni e gli amici dell’ANPI esprimono a tutta la sua famiglia i sensi delle più fraterne condoglianze”.
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ricorda: “Con Gennaro abbiamo fatto tante cose, progetti, mostre, stavamo per realizzare il museo delle donne delle Quattro giornate. Gennaro – scrive de Magistris in una nota – mi mancherà molto la tua dolcezza e la tua tenacia, la tua voglia di resistere e di combattere per gli ideali di libertà. Non ti dimenticheremo”, conclude.
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