Cultura

MUSEO DI PULCINELLA : LA MASCHERA SIMBOLO DI NAPOLI .

Tra le tante maschere della Commedia dell’Arte, indubbiamente, in Campania, Pulcinella è la più famosa. Per alcuni il suo nome deriva da “pollicino” cioè pulcino, termine con il quale erano definiti, già nel Trecento, i giullari napoletani che si servivano di uno strumento di latta, la pivetta, per rendere la voce simile a un pigolio. Tradizionalmente, alla maschera si attribuiscono origini incerte connesse ai ciarlatani e ai saltimbanchi di strada del Cinquecento, ben cent’anni prima che i canovacci della Commedia dell’Arte ne parlassero. A venti chilometri dal capoluogo campano, all’interno del primo piano del castello baronale di Acerra, edificato a sua volta sulle rovine di un antico teatro romano, è situato il Museo di Pulcinella, del Folklore e della Civiltà Contadina. All’interno del museo sarà possibile scoprire le molteplici origini di Pulcinella e visionare documenti originali che ne trattano. Presenti anche costumi e foto degli attori che lo hanno interpretato, da Antonio Petito e Massimo Troisi, oltre a numerose opere d’artigianato campano, antico e moderno, raffigurante il mascherato più celebre di tutti i tempi. Sono anche ricostruiti un gabbiotto teatrale da piazza del 1600, un presepe pulcinellesco e diversi teatrini delle guarattelle, gli antichi burattini a guanto, provenienti da tutto il mondo. La struttura presenta un’altra sezione che espone utensili e materiali della Terra di Lavoro, l’antica Liburia, regione dell’Italia meridionale, oggi suddivisa tra Lazio, Campania e Molise. Ricostruiti anche gli ambienti domestici del tempo che servono a ripercorrere e comprendere, attraverso le sale da cucina e le scuderie, il contesto culturale dell’epoca. Il museo comprende anche un Archivio, una Biblioteca, dedicata ad Angelo Manna, autore de “L’Inferno della Poesia Napoletana” e una Videoteca con una sezione di ricerca dedicata ad Alfonso Maria di Nola, antropologo napoletano morto nel 1997. Non può mancare una visita al monumento a Pulcinella, situato nel cortile interno del castello, che ha realizzato lo scultore Gennaro d’Angelo. Obiettivo del museo è contribuire alla crescita di Acerra partendo dalla riscoperta e dal recupero della cultura materiale del territorio, pur sapendo che non riuscirà mai a spiegare del tutto i molteplici significati che si nascondono dietro la maschera che racchiude in sé l’anima del popolo napoletano.

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