“Nessun palcoscenico al mondo potrà emozionare più della storia”, commentò qualche anno fa il Maestro Gianluca Di Donato, nato ad Avellino e famoso in tutta Europa, dopo uno dei suoi concerti nell’incantevole cornice dell’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi. La storia inizia nel 1100 ed è quella di uno dei complessi monastici monumentali più importanti e affascinanti del sud Italia.
Anche quest’anno il Maestro Di Donato ha scelto di ritornare tra i giardini e le rose del Goleto, tra i resti delle antiche navate a cielo aperto, tra l’architettura del Vaccaro e il mistero di secoli di vita monastica, per un evento che ha l’ambizione di candidarsi a punto di riferimento nazionale nella programmazione artistica italiana.
Si terrà dal 4 al 9 agosto infatti la prima edizione del ‘Goleto Festival’: sei serate dedicate alla bellezza, patrocinate dal Comune di Sant’Angelo dei Lombardi e rese possibili dall’impegno del Rotary Club “Hirpinia Goleto”, in cui la musica farà da protagonista e le altre espressioni artistiche (poesia, letteratura, pittura, enogastronomia) indosseranno le vesti di incantevoli ancelle.
Il direttore artistico dell’evento, il pianista docente e storico Gianluca Di Donato, si esibirà tutte le sere da solo e in formazioni da camera che spazieranno dal duo con violoncello a quello con violino, dal trio al quartetto, fino a chiudere con il quintetto per pianoforte e fiati di Mozart, cui è dedicato il festival. Di primo livello i musicisti che lo affiancheranno: la violoncellista russa Elena Skvortsova, la clarinettista leccese Ilenia Torsello, la violinista ucraina Yaryna Tyno, il violoncellista Pierluigi Marotta, e ancora Alina Taslavan, Francesco Solombrino (viola del Quartetto Savinio), Vincenzo Parente e gli irpini Rino Teta Michele Brogna e Luca di Manso.
“E’ la realizzazione di un sogno che perseguo dal 2007 quando ebbi modo di suonare per la prima volta con una certa regolarità in questo che considero uno dei siti più belli d’Italia – il commento di Di Donato – l’esortazione più forte e autentica è partita proprio dai piccoli fratelli del Goleto, Padre Paolo Maria e padre Roberto, cui va tutto il mio ringraziamento per la fiducia e la stima che mi hanno accordato negli anni”.
Sotto il cielo di stelle irpino, ci sarà spazio anche per il concorso nazionale “Versi di storia” curato dallo scrittore Marco Di Donato, per la mostra della fotografa avellinese Donatella Donatelli intitolata “Be that Woman” dedicata alla figura della donna, per le sculture dell’irpinia Rossella Ripa e per stand gastronomici di prodotti tipici locali.
Il programma del Festival è disponibile sul sito www.goletofestival.onweb.it