Il gip del tribunale dei Minorenni di Napoli Valeria Veschini ha convalidato il provvedimento di fermo e disposto la detenzione in un istituto penale minorile per il 17enne (e non 16enne come finora riportato) reo confesso dell’omicidio avvenuto all’alba del 31 agosto scorso nella centralissima piazza Municipio di Napoli dove il musicista 24enne Giovanbattista Cutolo è stato ucciso con tre colpi di pistola al culmine di una lite tra giovani scoppiata per uno scooter parcheggiato male.
Al 17enne dei Quartieri Spagnoli il sostituto procuratore Francesco Regine e la Squadra Mobile di Napoli contestano l’omicidio volontario aggravato e detenzione, porto abusivo e ricettazione dell’arma.
La decisione giunge dopo un’udienza di convalida, durata circa un’ora e mezza, durante la quale il giovane – secondo quanto riferisce il suo legale, l’avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere Davide Piccirillo – si è mostrato più cosciente della tragedia causata e con un atteggiamento più remissivo rispetto a quello mostrato quando gli è stato notificato del fermo. Al giudice ha riferito di essersi difeso e che la pistola – frutto di un ritrovamento occasionale e di proprietà del suo gruppo – gliel’ha passata uno dei suoi amici, un maggiorenne, che ha preso parte alla rissa.
Il giovane ha riferito di avere sparato mentre Cutolo gli veniva incontro con fare minaccioso. Dichiarazioni che attendono di essere comparate con il materiale investigativo che la Squadra Mobile di Napoli sta continuando a raccogliere. (ANSA).