In silenzio, questa volta. Aurelio De Laurentiis non ha commentato il pareggio interno col Cagliari, così come aveva fatto nelle ultime settimane, con i complimenti alla squadra e all’allenatore dopo le vittorie. La delusione è stata grande ma ha prevalso l’equilibrio e il presidente non se l’è sentita di renderla pubblica attraverso i suoi profili social.
I due punti persi al 94’ potrebbero compromettere la sfida Champions, adesso: il Napoli è a meno 2 dal terzetto composto da Atalanta, Milan e Juve e dovrà fare attenzione al ritorno della Lazio che ha una partita in meno. Insomma, l’aritmetica permette un calcolo semplice semplice: per avere la certezza di un posto nella prossima Champions League, il Napoli dovrà fare l’en plein nelle prossime quattro gare (Spezia e Fiorentina in trasferta, Udinese e Verona al Maradona). Con 12 punti, la partecipazione alla massima competizione europea sarebbe assicurata.
Resta il rammarico della mancata vittoria contro il Cagliari in un momento in cui non si possono lasciare per strada punti pesanti.
I silenzi di De Laurentiis non sorprendono più. S’è capito che non vuole interferire nel lavoro di Gattuso e della squadra e che sta aspettando soltanto la fine di questo campionato per avviare il nuovo progetto. L’esperienza napoletana dell’attuale allenatore sta arrivando al capolinea, al momento non c’è nessuna possibilità che le parti possano riavvicinarsi. Ciascuno sta procedendo per la propria strada, dopo aver preso atto delle rispettive posizioni. Quella del presidente non transigerà, ormai ha deciso di chiudere con Gattuso e da alcuni mesi sta già lavorando alla scelta del sostituto.
Sono tanti gli aspetti che hanno determinato la rottura, a partire dalla disastrosa gestione dell’emergenza tecnica nei mesi di gennaio e febbraio, fino agli attacchi frontali che l’allenatore non gli ha risparmiato, al punto da dovergli imporre il silenzio stampa per evitare uno scontro pubblico, che non avrebbe fatto bene all’ambiente. Attacchi che il presidente ha assorbito, senza rilanciare, per non compromettere il lavoro della squadra. Ma i sondaggi per capire a chi affidare la panchina per il futuro sono diventati quotidiani o quasi dallo scorso mese di gennaio.
Il profilo del tecnico toscano pare quello più convincente, per l’esperienza che ha e, soprattutto, perché anche lui è un cultore del 4-2-3-1, il modulo attuale, sul quale è stato costruito l’organico. È improbabile che il club si privi dei suoi attaccanti, così come anche sul mercato si sta muovendo per mantenere la difesa a quattro. Insomma, Spalletti ha fatto colpo su De Laurentiis, con le sue idee di gioco e la sua capacità nel gestire i giovani. I due sono in contatto e stanno valutando le modalità per accordarsi. Ogni decisione, tuttavia, verrà presa soltanto a campionato concluso. L’ingaggio di Spalletti, in ogni modo, dovrebbe prescindere dal futuro europeo del Napoli: all’ex tecnico dell’Inter verrà affidato anche il progetto senza la Champions League. Questo è nelle intenzioni di De Laurentiis, che ha in mano anche un piano B nel caso l’intesa con Spalletti non dovesse essere raggiunta. Vincenzo Italiano piace, per esempio, così come Ivan Juric, ma si tratta soltanto di soluzioni alternative.
Nel frattempo, Cristiano Giuntoli è parecchio attivo sul mercato. Le voci sul suo futuro si rincorrono, si parla insistentemente di un interessamento della Juventus, ma il d.s. è legato al Napoli da altre tre anni di contratto e il suo lavoro va avanti senza interruzioni. Con l’Atletico Madrid, sta trattando il difensore centrale, Francisco Moreno, 22 anni, attualmente in prestito al Besiktas. Sulla carta, il ragazzo dovrebbe prendere il posto di Maksimovic, che andrà via a parametro zero, ma sono insistenti le indiscrezioni su una possibile cessione di Kalidou Koulibaly, che piace tanto ai due Manchester, al Liverpool e al Barcellona. La richiesta oscilla tra i 50 e i 60 milioni di euro. Giuntoli, poi, sta intensificando i colloqui coi dirigenti del Santos per il giovane attaccante Kaio Jorge, 19 anni, definito il nuovo talento del calcio brasiliano: con la nazionale carioca ha conquistato il Mondiale Under 17. L’affare potrebbe andare in porto nel giro di una decina di giorni. Col Bruges, invece, si sta discutendo di Charles De Ketelaere, 20 anni, centrocampista, che potrebbe andare a coprire l’eventuale partenza di Fabian Ruiz. Il centrocampista spagnolo, finora, ha rifiutato di allungare il contratto in scadenza a giugno 2023, perché ha intenzione di ritornare a giocare nella Liga: a lui sono interessate Atletico e Real Madrid oltre al Barcellona, le tre big del calcio spagnolo. Nel Napoli del futuro, dunque, prevarranno i giovani, che andranno a completare un organico già competitivo. La loro presenza servirà anche per abbattere il monte ingaggi, che grava pesantemente sul bilancio del club per oltre 100 milioni. La riduzione degli stipendi dovrebbe aggirarsi tra il 30 e il 40 per cento.
Gazzetta dello Sport