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Napoli, Ancelotti: “Mai pensato alle dimissioni, c’è unità di intenti”

Carlo Ancelotti torna a parlare alla vigilia della sfida di Champions League contro il Liverpool ad Anfield, valida per la penultima giornata della fase a gironi. In casa Napoli dunque, anche per gli obblighi in ambito Uefa, si interrompe il silenzio stampa deciso dopo l’ammutinamento dei giocatori quando, al termine della partita contro il Salisburgo, si rifiutarono di andare in ritiro. L’ultima volta di Ancelotti in conferenza fu il 4 novembre, alla vigilia della gara contro gli austriaci, quando il tecnico degli azzurri disse: “Non sono d’accordo con il ritiro deciso dalla società”.

Ancelotti prima della conferenza: “Questa gara vale molto perché abbiamo due match ball, uno qui. E’ molto difficile e molto interessante ed eccitante. I grandi tennisti al primo match ball chiudono. Noi ci proviamo, siamo molto concentrati, A questa squadra manca il colpo per uscire da una situazione sul campo complicata, non siamo riusciti ad esprimere tutto il nostro potenziale. Il silenzio stampa è stata una maniera per concentrarci sulle vicende di campo. Tante bocche hanno parlato a sproposito. Non ci sono giocatori e società contro. La società si rende conto che la la squadra non sta ottenendo i risultati che a livello tecnico non soddisfano nessuno”. Sui provvedimenti presi dalla società sui giocatori: “Si sta parlando del passato, ora è il presente.  Tutti i giocatori sono concentrati su quello che dobbiamo fare sul campo. Abbiamo due possibilità per passare il turno. La partita dell’anno passato ci deve insegnare che abbiamo fatto una grande partita e siamo stati vicini ad eliminare i campioni d’Europa. Ora vogliamo qualificarci e se possibile farlo come primi nel girone”.  E ancora: “L’ambiente è molto piu sereno di quanto si dica, siamo concentrati su come uscire da questo momento. Mancherà Insigne, un’assenza importante. Ha un problema al gomito e non poteva esserci. Dobbiamo valutare Ruiz e Mario Rui ma giocheremo in 11. Lozano, Allan, Koulibaly stanno molto bene. Le prestazioni non ci soddisfano proprio per il valore di questa squadra. E non soddisfano neanche me. Il presidente De Laurentiis sta bene, mi chiama tutti i giorni, si sente molto il supporto da parte sua”,

Le parole del mister azzurro in conferenza stampa. Ecco quanto evidenziato da “Linkabile”:

Qual è lo stato d’animo di allenatore e squadra?

E’ legato alla consapevolezza che non stiamo facendo bene e siamo qui per preparare una gara importante, che richiede massima attenzione per passare il turno in Champions e raggiungere il primo obiettivo stagionale. Fortunatamente ci siamo conquistati la doppia possibilità di passare. La squadra sa che deve fare meglio, come la società e l’allenatore. Dobbiamo trovare una soluzione, speriamo già da domani.

Perché questa differenza tra Champions e campionato?
Dobbiamo fare molto meglio in campionato, dove abbiamo avuto poca continuità. Siamo tutti dispiaciuti e motivati a cambiare le cose.

Ti era mai capitato qualcosa del genere? Come se ne viene fuori? 
I momenti difficili per un allenatore ci sono sempre, se ne esce con la volontà di tutti. C’è unità di intenti, quindi prima o poi se ne esce.

Chi è disponibile?
Chi è venuto qui è disponibile. Insigne ha provato ieri ma aveva fastidio al gomito. Giusto per tagliare tutte le illazioni. la sua indisponibilità era evidente. Dobbiamo valutare Fabian e Mario Rui, per il resto tutti stanno bene e sono motivati.

Sul momento dal punto di vista psicologico
La squadra ha dato quello che poteva, è frenata dal fatto che le cose non vanno come dovrebbero andare e quindi è frenata nelle giocate, c’è timore. Non credo che domani la squadra sarà timorosa perché è una partita così bella che può darci la svolta.

Klopp è stato interrogato sulla crisi del Napoli. “Non ha bisogno di consigli”
E’ uno dei pochi da cui posso accettare consigli.

Il Napoli cosa deve ritrovare essenzialmente?
Nell’ultimo periodo ci è mancata qualità nel possesso, lucidità, varietà e velocità.

Cosa non rifarebbe in queste tre settimane?
Non ho mai pensato alle dimissioni perché c’è la fiducia della società e quella dei giocatori. Quando mancano questi due aspetti si può pensare alle dimissioni, ma in 30 anni non l’ho mai fatto perchè non mi è mai mancata neanche una delle due componenti.​​​​​​​

Quali sono le criticità di questa gara?
La gara di domani riserva le stesse problematiche delle gare che si giocano qui. Lasciamo a casa la paura.

Quello che è successo è il modo giusto per far scattare la molla?
L’ambiente interno è concentrato. Ci siamo preparati molto bene, i giocatori sono pronti sia fisicamente che mentalmente. A livello psicologico c’è un freno legato alla mancanza di risultati.

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