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Napoli, basta con le fiere gastronomiche nelle aree pedonalizzate del Vomero

” Oramai – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari – il quartiere Vomero, con i suoi 48mila residenti, su appena due chilometri quadrati di superficie, e con i quasi duemila esercizi commerciali a posto fisso, che, notoriamente attraversano un lunga crisi, al punto che non passa giorno senza che non si annunci la chiusura di qualcuno di essi, con le istituzioni preposte che sinora non hanno mosso un dito per venire incontro ai commercianti in difficoltà, anche attraverso la riduzione dei numerosi balzelli ai quali sono soggetti, somiglia sempre di più a uno dei tanti paeselli della provincia partenopea, dove, pure per richiamare persone da altre zone limitrofe, tradizionalmente si organizzano sagre e fiere al fine di promuovere prodotti locali “.

 ” In passato, – ricorda Capodanno – quando il Vomero, a parte alcuni casali, era una lunga distesa di giardini e di  terre coltivate, coltivazioni tra le quali prevaleva il broccolo, una sagra di prodotti della terra avrebbe certamente avuto una ragione d’essere. Oggi certamente no “.

 ” Invece – afferma Capodanno – da quando sono stati chiusi alcuni tratti di strada in via Scarlatti e in via Luca Giordano, per i quali pomposamente si parla di aree pedonalizzate, benché non sia stato realizzato neppure uno stallo di parcheggio pubblico limitrofo, è sorta l’occasione, oltre che per autorizzare  l’invasione di gazebo, ombrelloni, tavolini e sedie, costringendo i pedoni a fare lo slalom, anche per consentire tutta una serie di fiere e sagre di prodotti alimentari che, peraltro, nulla hanno a che fare con le caratteristiche del luogo. Tra le altre si ricordano la fiera del cioccolato, quella dei prodotti siciliani mentre, in questi giorni, è in allestimento quella per il Carnevale napoletano che si svolgerà dal 21 al 25 febbraio “.

 ” Tutte iniziative – puntualizza Capodanno -, che, tra l’altro, creano non poche difficoltà alle attività commerciali a posto fisso della zona interessata, anche perché gli stand sono posizionati in maniera tale da oscurare le vetrine dei numerosi negozi presenti, dal momento che i pedoni devono passare al centro della carreggiata per vedere i prodotti esposti in tali postazioni “.

 ” Sotto l’aspetto economico, poi – prosegue Capodanno – il danno è ancora maggiore, dal momento che i passanti, attratti dalla degustazione dei numerosi prodotti alimentari venduti dagli ambulanti, diminuiscono la clientela dei numerosi esercizi commerciali a posto fisso della zona, in particolare bar, pasticcerie, pub ma anche salumerie e fruttivendoli “.

 ” Un altro tema che viene posto all’attenzione – aggiunge Capodanno – riguarda le condizioni igienico sanitarie, trattandosi di prodotti alimentari, con la necessità di potenziare i controlli del caso ma anche con un incremento delle necessarie attività per garantire la pulizia dei tratti di strada interessati, attraverso un adeguato e costante servizio, pure, per la rimozione dei rifiuti solidi urbani. C’è poi da tener da conto il problema legato alla sicurezza per le difficoltà che potrebbe insorgere al passaggio dei mezzi di soccorso, ambulanze e vigili del fuoco in particolare “.

 Capodanno chiede all’amministrazione comunale di evitare in futuro l’organizzazione di tali tipi di manifestazioni al Vomero, segnatamente nei tratti di strada chiusi al traffico veicolare,  destinati al transito pedonale, di via Scarlatti e di via Luca Giordano.

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