E’ crollato il muro perimetrale di un ex monastero in via San Paolo, chiesa San Paolo Maggiore, nella zona dei Tribunali nel centro storico di Napoli. Cinque operai sono stati complessivamente coinvolti: due restano in ospedale, uno al Cardarelli, in prognosi riservata, l’altro all’Ascalesi. I feriti hanno 33 e 45 anni e sono residenti nel Napoletano.
Secondo il geometra Pezzella dell’ufficio Sicurezza abitativa del Comune di Napoli, varie potrebbe essere le cause , dalla pioggia ad un quadro fessurativo pregresso molto grave che forse doveva essere puntellato meglio.
L’area è stata posta sequestro. Accertamenti e rilievi dei Vigili del fuoco sono in corso per fare in modo che la parte confinante, dove vivono religiosi e dove alcune stanze vengono anche affittate agli studenti, continui ad essere utilizzata. Infine , sul posto sono arrivati anche i Vigili del Fuoco e Domenico Caputo, vice dirigente dei Vigili del fuoco, ha raccontato le operazioni di soccorso dell’operaio che è rimasto sotto le macerie. “Abbiamo trovato l’operaio sepolto e altri due che erano stati sbalzati fuori – racconta – abbiamo scavato con le mani perchè c’erano situazioni pericolanti e utilizzare mezzi meccanici avrebbe comportato delle vibrazioni e quindi il rischio di altri distacchi”. Secondo Caputo, quello che è successo “è stato il crollo di due pilastri con le rispettive volte nel chiostro del convento”. Da qui a individuare le cause, al momento, è complicato: “bisogna ricostruire il progetto di cantiere, adesso non si può dire nulla”.