Settimana non facile in casa Napoli. Dopo la sconfitta all’Allianz Riviera contro il Nizza, risultato questo che tra l’altro ha già generato non pochi malumori tra i tifosi, a tener ancor di più sulle spine lo staff azzurro e il pubblico di fede partenopea ci hanno pensato gli agenti di due calciatori cardini di questa squadra: Higuain e Gabbiadini. Qualche giorno fa, infatti, proprio dopo la partita in territorio francese, Silvio Pagliari interviene con toni abbastanza forti in difesa dell’attaccante italiano, suo assistito, per la panchina che gli è stata relegata: “Manolo merita rispetto! Vorrei che scendesse in campo piuttosto di sedere in panca. Col Napoli non ci sono problemi e la sua permanenza non è in dubbio, ma deve giocare! È un bravo ragazzo e ha qualità, tutti lo sanno. L’anno prossimo ci sono gli Europei e lui deve avere le chance per dimostrare il suo valore”. Si chiede un po’ di considerazione in più, certo, ma si scuote un ambiente già percosso di suo dopo una stagione deludente e una piena rivoluzione in atto. La società di De Laurentiis ha, peraltro, già ribadito il concetto di voler puntare su Gabbiadini, non solo investendo cifre importanti per l’acquisto a titolo definitivo ma rifiutando anche offerte pervenute nei primi mesi di mercato estivo.
Più complessa e articolata, invece, è la vicenda che riguarda il bomber argentino. Il presidente del club gli avrebbe offerto un rinnovo contrattuale con prolungamento fino al 2019, aumento di ingaggio a 6 milioni di euro e abbattimento della faraonica clausola rescissoria (oltre i 94 milioni). Non male, ma per il fratello/procuratore di Higuain forse non abbastanza: “Non abbiamo intenzione di firmare né di accettare la nuova proposta. Resteremo con il contratto attuale, che ha scadenza nel 2018. Le condizioni correnti ci soddisfano e continueremo con esse, la nuova offerta non la sentiamo come necessaria o allettante. Cessione? Ora si pensa a far bene con la maglia del Napoli, si lavora per questo con serietà, ma non abbiamo la palla di cristallo…”. Dietro queste parole, però, per quanto possano essere sincere o per lo più diplomatiche, si potrebbe celare il definitivo addio di Gonzalo, forse nella prossima stagione se non già a fine agosto. Il numero 9 azzurro scalpita per mettersi in gioco su quel palcoscenico pluri-rinomato e ammirato da tutti chiamato Champions League, che purtroppo tanto manca al Napoli in questa stagione. E proprio dietro questo rifiuto di patto con la dirigenza della suo attuale team, ci sarebbe anche un piccolo retroscena che porta il nome di “Articolo 17”. Con questa legge del mondo del calcio, di fatto, un calciatore che ha raggiunto i 28 anni (e Higuain li compirà a dicembre) può liberarsi tranquillamente senza alcun problema da un contratto in essere dopo aver vestito per tre stagioni la stessa casacca e magari vestirne un’altra che soddisfi i suoi desideri di fama e prestigio.
Insomma, un discorso intrigante e più difficile quest’ultimo ma che, insieme a quello di Gabbiadini, tiene banco da un po’ di giorni e tormenta la mente soprattutto del tifo, affezionato e legato ai due talenti. Il mercato è ancora lungo e in evoluzione. Intanto, si prepara la sfida dell’8 agosto col Porto: un’altra amichevole prestigiosa che il nuovo Napoli di Sarri stavolta non deve sbagliare.