Finalmente nella giornata di ieri, 5 dicembre, alla presenza dell’Assessore al Welfare Roberta Gaeta, è stato ratificato l’Accordo Quadro per l’affidamento delle attività di Accoglienza Residenziale a Bassa Soglia per persone senza fissa dimora. Un netto sì quindi per i servizi di accoglienza. L’azione, che rientra nell’ambito del PON Metro Città Metropolitane 2014 – 2020,per l’Inclusione Sociale, prevede l’affidamento delle attività per un periodo di 730 giorni agli enti appaltanti La Locomotiva Onlus Soc. Cop. Soc. e l’ATS – Associazione Centro La Tenda Onlus.
Queste sono le importantissime parole rilasciate da Roberta Gaeta a margine dell’accordo : “Nell’ambito della rete dei servizi di contrasto alla povertà le strutture di Accoglienza Residenziale a bassa soglia rappresentano un modello di intervento sociale indirizzato agli adulti in situazione di estrema difficoltà.L’amministrazione comunale si è posta l’obiettivo porre in essere azioni volte a soddisfare il bisogno primario di sopravvivenza di coloro che, in ragione delle proprie condizioni di fragilità, sono fortemente esposte a condizioni di abbandono e grave emarginazione“.
Eppure nonostante l’accordo e la firma avvenute in mattinata non è certo proseguito nel migliore dei modi il Consiglio Comunale , in merito a discussioni di welfare , a cui hanno fatto seguito toni alquanto polemici. Diverse le contestazioni dei consiglieri di opposizione , i quali fanno presente alla maggioranza di “non onorare” i lavori delle commissioni , spesso mancando addirittura di presenziare. Ha preso parola a tal proposito il consigliere Pd Federico Arienzo , affermando : “Nelle commissioni alle quali di fatto la maggioranza non partecipa, non vengono fornite risposte chiare sui temi trattati, azzerando gli spazi di confronto“. Affermazioni che non potevano non lasciare strascichi e che hanno fatto scaturire le reazioni piccate delle personalità presenti. A rispondere alle parole di Arienzo è proprio Maria Caniglia , presidente della Commissione Welfare , che ha voluto precisare che “la Commissione Welfare aveva regolarmente esaminato le delibere all’ordine dei lavori“. In seguito al forte botta e risposta è giunta la decisione dei consiglieri di minoranza di abbandonare l’aula.
Alessandro Gerardo De Rosa