Gennaro Gattuso spera di ritrovare l’entusiasmo del San Paolo che ha guidato il Napoli contro la Lazio in Coppa Italia. Ma fare risultato contro la Juve non sarà facile. “Dobbiamo dare continuità contro una squadra che ti fa venire il mal di testa se pensi alla sua forza. Si vede la mano di Sarri. La coperta è corta, ma dobbiamo provare a fare una grande partita. Voglio giocatori motivati e il San Paolo sarà importante per noi, il suo entusiasmo ci aiuta sempre“, ha detto.
“Penso che la partita con la Lazio deve essere un punto di partenza, la prestazione resta brutta. La Juve ha qualità diverse, dal punto di vista tecnico è una partita molto piu’ complessa. Bisogna fare una partita di squadra, se loro escono alla prima pressione diventa difficile. Bisogna non far giocare qualche giocatore che riesce a fare delle imbucate e chi fa gioco, il problema è che ne hanno più di uno. In questo momento sulle seconde palle arriviamo spesso in ritardo e ci allunghiamo spesso. Questo è un qualcosa che non possiamo sottovalutare“, ha aggiunto.
Su disponibili e indisponibili: “Maksimovic se non gli succede niente sarà a disposizione, ieri per la prima volta ha fatto 45 minuti in campo. Speriamo domani di portarlo in panchina con noi. Koulibaly ha fatto un lavoro di linea e speriamo di averlo a disposizione la settimana prossima. Anche Mertens sta un po’ meglio. Allan ha fatto una risonanza venerdì mattina, c’è ancora un piccolo edema. Poi gli è nato il figlio e per un papà penso sia la cosa più importante. Ho deciso di mandarlo a casa perché era giusto così”.
Parole al miele per Sarri: “In questo momento è uno degli allenatori più forti al mondo. Giò lo era 2-3 anni fa, parliamo di un allenatore molto bravo. Da parte mia c’è grande stima. Per come fa giocare le squadre e per come vede il calcio è una persona che mi piace molto”.
Il mercato, per Gattuso, sembra essere più che altro un problema: “Il 31 gennaio finisce il mercato, dopo comincia un’altra stagione. Bisogna dare tutto, anche io posso fare delle scelte un po’ dure. So che il mercato di gennaio alla fine fa venire il mal di testa a tutti i giocatori. Ora bisogna preparare questa partita, aspettare che finisca il mercato e poi pensare 24 ore al giorno al Napoli e a come migliorare la situazione. Il mio obiettivo è questo qua”.
Sul suo futuro, prendendo spunto dal passaggio di Sarri dal Napoli alla Juve: “Se allenerei l’Inter? Sono un professionista, mi fermo e ragiono. Ho scritto pagine importanti con il Milan, ma mai dire mai. Parlare di tradimento secondo me non è corretto. Noi facciamo un lavoro, alleniamo squadre. Hanno scritto pagine importanti e bellissime per questa società, io non penso quello che pensa la gente, ho un mio pensiero. Non siamo tutti uguali, non so cosa pensa la gente ma per me la parola tradimento non è corretta”.