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Napoli, il Caffè Gambrinus chiude per la seconda volta

Da quanto si apprende da Napoli Today, lo storico bar napoletano, il Caffè Gambrinus, ha deciso chiudere per la seconda volta.

I gestori avevano deciso di riaprire l’8 febbraio, dopo tre mesi di chiusura. Questo perché erano esausti, e solo con l’asporto non erano in grado di affrontare tutte le varie spese. A febbraio sembravano andar meglio le cose. La riapertura aveva fatto aumentare notevolmente le vendite e i clienti erano tornati ad affollare il Caffè. Purtroppo, però, anche il Covid è tornato a far parte delle nostre vite. Ed ecco di nuovo la zona rossa.

Il proprietario Massimo Rosati, spera infatti che con la zona rossa i contagi possano finalmente diminuire e si possa così riaprire in sicurezza. L’imprenditore ha anche provato per un giorno ad essere aperto solo con l’asporto, ma le persone in giro comunque erano pochissime, per cui non era conveniente restare aperti.

Inoltre, il Gambrinus, senza consumatori nelle sale né tavolini in piazza Trieste e Trento assomiglierebbe a un bar qualsiasi, dove si sorseggia il caffè da asporto in un bicchierino di plastica facendo beffa di sé e della sua prestigiosa storia. Storia a cui hanno partecipato personaggi illustri come: presidenti della Repubblica, intellettuali come Goethe, Oscar Wilde, D’Annunzio, per non parlare di Totò e Eduardo De Filippo. Tutti personaggi ammaliati e desiderosi di gustare una tazzina di caffè o la mitica sfogliatella del famoso bar.

Ciononostante, resta attivo l’e-commerce, così da poter continuare ad acquistare colombe, pastiere e altri prodotti di pasticceria, dato anche l’imminente arrivo della Pasqua, che si spera possa essere preludio di una successiva e definitiva riapertura.

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