L’incidente tra le metro della linea 1 del 14 Gennaio sta causando molti disagi per gli utenti che utilizzavano la metropolitana per spostarsi.
“La città è tagliata in due” queste le parole oggi del sindaco De Magistris rilasciate sul suo profilo facebook: “La città sta pagando un prezzo troppo alto a causa degli effetti dell’incidente sulla linea 1 della metropolitana. Da venerdì 17 gennaio la magistratura ha posto sotto sequestro il tratto della linea ferrata che collega Piscinola ai Colli Aminei con la evidente conseguenza dell’interruzione del servizio ordinario. L’intera area nord di Napoli e la zona ospedaliera sono in una situazione assai grave. Autobus sostitutivi e servizi rafforzativi della polizia municipale, adottati e pur necessari ed utili, non sono affatto risolutivi.” E questo è assolutamente vero, senza contare tutti i problemi che stanno affrontando gli utenti delle periferie a nord della città, in quanto per loro è assai complicato arrivare alle zone ospedaliere o del vomero in generale.
Il sindaco continua e pone anche una questione di sicurezza pubblica :”Tenuto conto che l’accesso all’area ospedaliera è fortemente compromesso, con le intuibili ricadute, in particolare, sui servizi di pronto soccorso. Auspichiamo che la magistratura, nella sua autonomia e professionalità che difendiamo, possa davvero al più presto dissequestrare il tratto di linea interessata per consentire ad ANM di ripristinare immediatamente il funzionamento della metropolitana sull’intera tratta. Questo disagio ha seriamente intaccato i diritti fondamentali della nostra comunità. Nel frattempo procediamo per tutti gli obiettivi che ci siamo programmati.”
Sono queste le dichiarazioni di De Magistris che però non convincono i vari sindacati Usb Lavoro Privato, Orsa e Faisa Confail che hanno proclamato uno sciopero del trasporto pubblico locale: durerà 24 ore ma rispetterà le fasce orarie di garanzia.
I sindacati con una chiara nota dichiarano: “Siamo disponibili ad ulteriori confronti. Restiamo in attesa di una convocazione da parte del Comune di Napoli, proprietario dell’azienda, nel tentativo di ricercare possibili soluzioni che possano evitare l’ennesimo sciopero e, al contempo, garantire nella gestione dell’Anm criteri di massima trasparenza, imparzialità e pubblicità nella gestione del personale, a cominciare dalla consegna dall’organigramma aziendale di terzo livello e dall’adozione puntuale delle norme sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro e, non ultimo, dei cittadini utenti del trasporto pubblico”.
Si è di fronte ad un forte momento di tensione tra l’Anm e il Comune di Napoli e, come sempre, sembra che l’unica vittima di questa situazione siano i cittadini che sono costretti ad adattarsi ad una città che non riesce a migliorare sotto il profilo del trasporto pubblico.