Sono due anni che la linea 1 della metropolitana di Napoli ha inaugurato le tre nuove stazioni: Toledo, Università e Garibaldi. Tre fermate bellissime, tanto da meritare l’appellativo “Metrò dell’Arte”. Quella di Toledo è stata anche nominata la più bella d’Europa, primato, che ha inorgoglito l’amministrazione comunale e i cittadini, che inizialmente hanno gioito di questo titolo. L’estensione della linea 1 che è riuscita a collegare con un unico treno la zona di Piscinola e del Vomero con Piazza Garibaldi, sarebbe dovuta essere l’inizio di quella trasformazione, tanto attesa, da città a metropoli. Tanto più che alle nuove fermate, se ne aggiungeranno, lavori permettendo, molte altre. Anche la linea 6 godrà, tra qualche anno, ancora non è stata definita una data precisa, di questo allungamento. Insomma i lavori della metropolitana, su cui i napoletani con il loro spirito, ironizzano da molti anni, avrebbero dovuto portare Napoli a quel cambiamento, che l’avrebbe dovuta portare al pari delle altre capitali europee. O per lo meno così è stato detto ai cittadini, stufi dei disagi che i numerosissimi cantieri comportano, negli ultimi dieci anni.
Intanto, però, oltre all’imbarazzante crollo del palazzo, avvenuto alla Riviera di Chiaia, proprio a causa dei lavori, sembrerebbe che questa metropolitana stia collezionando più guasti che altro. La pensano così tutti quei cittadini, che più di una volta la mattina, diretti a lavoro, si sono visti fermate soppresse e ingressi nelle stazioni serrati. Era avvenuto, di nuovo, qualche settimana fa, a causa di un guasto. La linea 1 diretta a Garibaldi, è stata momentaneamente sospesa, proprio nelle ore mattutine di punta. Chiusura, che ha comportato molti disagi e, soprattutto malumori. Malumori che non si sono espressi nel migliore dei modi, poiché un passeggero ha sfogato la sua ira, aggredendo un macchinista.
Scenario più grave si è presentato due giorni fa, quando dopo un’attesa di quaranta minuti, i passeggeri saliti sul treno alla stazione Università, sono rimasti bloccati altri quaranta minuti nella metro, a causa della mancanza di corrente elettrica. I passeggeri esausti, da un’attesa insopportabile, soprattutto per le persone anziane, sono stati costretti a uscire dal treno, per seguire il percorso del tunnel a piedi, fino alla stazione Toledo. Un black out, che ha acceso non poco gli animi. Un gruppo di persone, infatti, dopo essere riuscito ad arrivare alla stazione di Toledo, ha incontrato un addetto comunale, al quale ha iniziato a chiedere spiegazioni. Spiegazioni che il dipendente del comune non è riuscito a dare. Da qui si sono innervositi gli umori, ed è scoppiata una rissa.
Assodato che, scatenare risse o tafferugli, non sia il comportamento corretto, resta comunque il problema, che la rimodernata linea 1, pare che meriti più il primato dei guasti, che altro. Troppo spesso, infatti, le fermate sono chiuse per problemi di manutenzione o di qualsiasi altro genere. Si è arrivati addirittura a dover evacuare i treni per proseguire il percorso a piedi. E i passeggeri sono stanchi di dover sopportare questo disagio. Disagio che si aggiunge alle lunghe attese per i treni. Sono in molti a dire, che anziché avere stazioni così belle, sarebbe stato preferibile qualche treno in più, per diminuire un’attesa, che non è consona ai tempi delle metropolitane. Soprattutto a fronte di un biglietto di viaggio, che dall’inizio dell’anno è aumentato. Seppur vero, che i napoletani, come molti dicono, si lamentano spesso e si accontentano poco, va detto, che dopo le innumerevoli problematiche, causate dai cantieri che ormai abitano tutta la città, forse ci si aspettava un servizio diverso, più efficiente. Volendo, però, dare il beneficio del dubbio, additando la colpa a una fase ancora di rodaggio, resta solo da sperare, che questa, si concluda quanto prima e, i cittadini inizino a godere di tutti i vantaggi che una funzionante linea metropolitana offre.