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NAPOLI , LE DICHIRAZIONI DI SARRI PRE INTER-NAPOLI :”DOBBIAMO CREDERE DI POTER VINCERE TUTTE LE PARTITE “

“Dobbiamo credere di poterle vincerle tutte, poi non succede, ma la nostra convinzione feroce deve essere questa. Questo può anche non bastare per arrivare secondi, ma non dipende da noi e non deve condizionarci. L’Inter da quando c’è Pioli ha fatto un percorso ottimo, ora viene da una flessione ma può darsi che abbia una reazione forte dopo la decisione della società di andare in ritiro. È una partita difficile, pericolosa come tutte quelle che si disputano a San Siro. L’ideale sarebbe non farsi condizionare dal risultato dell’Olimpico, l’unico pensiero deve essere andare a fare una grande partita in casa dell’Inter.” Queste le parole di Maurizio Sarri che carica l’ambiente azzurro e la squadra partenopea in vista della fondamentale trasferta di San Siro contro l’Inter.Il tecnico azzurro si è poi soffermato sulle possibili scelte in vista del big match contro i nerazzurri e sull’avventura azzurra  di Maskimovic :” Sono contento ed orgoglioso della squadra, però quando abbiamo in mano le partite siamo troppo “leggeri” quando invece dovremmo essere feroci. Questo è un problema da risolvere perché sennò si lasciano i punti per strada come è successo troppo spesso quest’anno. Non è solo un problema mentale, ma curando al meglio tutti i dettagli possiamo ridurre il numero di reti stupide. Potrebbe servire fisicità ma anche qualità. In mediana abbiamo tante soluzioni.Milik si è visto anche contro il Sassuolo che è vivo. Abbiamo una potenzialità offensiva fenomenale, dobbiamo prendere una decina di gol in meno all’anno. Il problema non è certo togliere un centrocampista e mettere un attaccante in più, però a gara in corso possiamo tranquillamente giocare 4-2-3-1. Maskimovic è un giocatore su cui noi crediamo molto, voluto dal direttore e voluto da me. In questa stagione ci dà una garanzia in meno rispetto ai due titolari, la linea difensiva più solida è con Albiol e Koulibaly e devo tenerne conto, ma la mia stima verso di lui non cambia e lui diventerà un pilastro di questa squadra. Ha grande fisicità ma anche rapidità di gambe, impostazione da dietro, addirittura tecnicamente ricorda Albiol e per velocità Koulibaly, quindi lo immagino come grande giocatore”.Infine , l’allenatore azzurro ha sviscerato il suo futuro e il suo grande operato in questi due anni sotto l’ombra del Vesuvio :” Ho un contratto, mi sono messo a disposizione del presidente: se non è contento rassegnerò le dimissioni, se non lo sono io la società mi ascolterà. Se non sono contento lo dirò il 31 agosto, bisogna dare continuità al progetto che è rappresentato da tutti i ragazzi che sono attualmente qui. Mertens, ad esempio, rappresenta questo ciclo in maniera particolare, se va via vuol dire che il ciclo è finito. Io voglio tenerli tutti”.

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