“Ci può dire a che punto siamo, è un banco di prova importante per entrambe, loro hanno fatto passi in avanti importanti grazie al loro allenatore, hanno ricompattato l’ambiente e non era facile, quindi sono tutte componenti positive. Per noi sarà difficile, è un campionato strano, per rimanere in alto non puoi sbagliare con le medio piccole e per altri discorsi devi vincere gli scontri diretti. 5-6 squadre hanno una media punti impressionante. Il Milan ci darà dei problemi, dovremo interpretare bene la gara .”Queste le parole di Maurizio Sarri alla vigilia del match contro il Milan che dirà molto in chiave qualificazione in Champions League . Il tecnico azzurro si è soffermato anche sulle insidie del match contro i rossoneri e sul momento di alcuni calciatori azzurri , tra cui Pavoletti e Maskimovic : “C’è stata per tutta la settimana, abbiamo preparato la gara con i difensori della Primavera. E’ una problematica seria. Albiol ha sempre qualche linea di febbre, speriamo di recuperarlo, Tonelli si è allenato in gruppo nonostante ancora un po’ di dolore. Su Maskimovic? Non è automatico cambiare il modo di pensare. Basta vedere il rendimento di Chiriches quest’anno in confronto all’anno scorso. E’ un percorso lungo, viene anche da 3-4 anni di difesa a tre, per noi è un percorso anche normale, ce lo aspettavamo. Ha le qualità per diventare veramente importante, deve avere pazienza. Sta bene. Non ha ancora la condizione dei compagni, dopo la riabilitazione al ginocchio e gli allenamenti a parte. Per trovare la condizione dovrebbe giocare, quindi sono cose un po’ in contrasto tra loro, ma sta migliorando”. Infine il tecnico azzurro si è soffermato sull’incontro con Diego Armando Maradona e sugli obiettivi di fine stagione : “Io non mi emoziono quasi mai, ma ero quasi commosso. Maradona per quelli della mia generazione rappresenta il calcio, per Napoli rappresenta tutto perché le uniche vittorie sono arrivate con lui, è l’idolo di tutta la città. E’ un personaggio che va al di là della maglia, nessuno non può ammirarlo. Spero che queste sensazioni le lasci anche ai giocatori, anche se capisco che le generazioni sono cambiate e non l’hanno vissuto. Io non firmo niente, per nessun tipo di posto. Se avessi firmato 10 anni fa avrei firmato per la serie C, quindi non firmo nulla, fermo restando che la Juve resta di un’altra categoria, basta leggere un bilancio.”