La Napoli che non ti aspetti è quella che si potrà scoprire visitando un antico sepolcreto situato tra Via Arenaccia e Corso Garibaldi, un tempo destinato ad accogliere le spoglie degli stranieri di fede protestante residenti in città. In questo singolare giardino funerario, posto a ridosso del convento e della Chiesa di Santa Maria della Fede, ornato da piante provenienti da tutto il mondo, tra il 1826 e il 1893 trovarono dimora numerosi monumenti funerari, esempio della più raffinata e maestosa scultura cimiteriale ottocentesca. Di quegli illustri mausolei ne sopravvivono oggi solo nove, tristemente offesi e vandalizzati dall’incuria degli uomini e del tempo. Eppure tra essi ancora riecheggiano i nomi e le storie di personalità che hanno incrociato i loro destini con quelli di Napoli. Dal banchiere svizzero Oscar Meuricoffre, alle dinastie industriali dei Freitag e dei Vonwiller, dal pittore olandese van Pitloo, al botanico Dehnhardt, dalla scrittrice inglese Elizabeth Craven alla scozzese Mary Sommerville, donna che fu matematico e astronomo di fama mondiale, sarà davvero incredibile scoprire cosa si cela tra splendore e degrado.La visita narrata é un viaggio temporale per svelare la meraviglia dell’origine di Napoli. Dal lungomare di via Partenope inizierà la nostra scoperta dei luoghi e della sua memoria. Ai piedi di Pizzofalcone, un tempo lambito dal mare, ci immergeremo nella struggente storia d’amore di Sebeto e Megaride, e vedremo l’omonimo isolotto separarsi nel tempo dal Monte Echia. La narrazione proseguirà sul pontile vicereale, dove, nel nome della Sirena, torneremo greci alla conquista di nuovi mondi. Ascolteremo Parthenope cantare per ammaliare Ulisse, e nelle acque del mare vedremo morire un mito e nascere una città. Del Castello, eretto su salda roccia, conosceremo le prigioni, le torri fortificate, le residenze reali, le chiese e le pietre parleranno della sua storia. Attraverseremo la Torre Normandia, faremo luce nei cunicoli delle prigioni dove incontreremo la prima Regina di Napoli, Giovanna d’Angiò, forte e carismatica, lussuriosa e lasciva. Sotto il suo regno, in balia di una mareggiata, ricorderemo la magia più bella del sommo poeta: l’uovo di Virgilio. Negli appartamenti di re Alfonso d’Aragona vivremo la passione d’amore del sovrano con “la più bella donna che in quel tempo fosse stata”: Lucrezia d’Alagno. Cammineremo sulle celle antiche dei monaci basiliani e concluderemo la nostra visita sul piazzale dei cannoni da cui nei nostri occhi sarà la meraviglia del golfo di Napoli.Doppio appuntamento con l’associazione culturale Locus Iste per l’ultimo fine settimana del mese di novembre, 25 e 26 novembre.