Don Antonio Colamarino, parroco a Santa Maria Apparente (chiesa situato sul Corso Vittorio Emanuele a Napoli) ha affittato cinque camere a cinque studentesse che frequentano l’università Suor Orsola Benincasa, istituto che si trova a punto a due passi dalla parrocchia. Il motivo dell’affiato sarebbe il seguente “Ho affittato le stanze alle ragazze per far fronte alle necessità economiche della chiesa. Ho fatto tutto nel rispetto della legge. le ragazze hanno un contratto, preferisco guadagnare un po’ meno ma onestamente. E poi non esageriamo: si tratta di un appartamento mica di un palazzo”. Nonostante il prezzo del pigione per vivere lì sia un po alto – come afferma una delle ragazze – le stesse si trovano bene lì “Trecento euro al mese. Non sono pochi, lo sappiamo, ma la vicinanza con l’università non ha prezzo, allora va bene così. E siamo state anche fortunate”. Le ragazze, tutte originarie della provincia di Napoli, allogano in cinque camere separate con bagno ciascuno, solo la cucita e condivisa dalle giovani universitarie.
nell’appartamento in cui vivono, originariamente era una cappella privata per una casa di riposo, ma poi la stessa è diventata una vera e propria chiesa decorata da antichi disegni tra cui una rappresentazione dell’ultima cena. Fino a qualche tempo fa quell’appartamento era destinato a residenza dei sacerdoti, come suggerisce la legge, che prevede l’esenzione da Imu e Tasi per tutti quei fabbricati, e per le loro pertinenze, “destinati esclusivamente all’esercizio del culto e alla cura per le anime, alla formazione del clero e dei religiosi a scopi missionari, alla catechesi e all’educazione cristiana”. Ma il parroco ha affermato che ha fatto tutto secondo legge, tanto che a chiesto al proprio commerciante di mettersi in regola.