Dopo la restituzione della facciata della Chiesa di San Paolo Maggiore, conosciuta anche come Chiesa dei Dioscuri o di Castore e Polluce, si riaprirà nella zona di Piazza San Gaetano e San Gregorio Armeno: si tratta della Sala Capitolare del Complesso di San Lorenzo Maggiore.
La Chiesa di San Lorenzo è una delle prime opere ad avere un grosso impulso da parte di Carlo I d’Angiò, colui che rese Napoli per la prima volta capitale di un Regno indipendente.Vi doveva essere una rivoluzione anche urbanistica, per rendere città europea. Carlo I, nato a Parigi, portò a Napoli le maestranze transalpine e fu dunque la prima a essere costruita nello stile Gotico francese. Fu in questa chiesa che Giovanni Boccaccio incontrò e si innamorò Fiammetta, che secondo alcuni altri non era che Maria d’Aquino, figlia illegittima di Roberto D’Angiò, nipote di Carlo I. La facciata è in stile Barocco, così come il cappellone dedicato a Sant’Antonio nel transetto sinistro e, nella navata, la cappella Cacace, in stile Barocco tra tutte le altre in Gotico e alle quali ha lavorato Cosimo Fanzago. La Sala Capitolare, ricopre lo stile Gotico e risale al periodo Svevo. All’interno dei piani di Museo dove sono raccolti tutti i reperti dell’antica Neapolis, reperti Medievali della Basilica e spettacolari pastori del presepe Napoletano del ‘700, ripercorrendo perciò 2500 anni della storia della città. La Sala è appena tornata visitabile e dopo un’imponente operazione di restauro, necessaria alla manutenzione e alla restaurazione dei bellissimi affreschi agli inizi del ‘600 da Loise il Siciliano, conosciuto come Luigi Rodriguez, il quale lavorò ad alcune delle più importanti commissioni del tempo in diversi monumenti ecclesiastici di Napoli. Ritorna visitabile, in tutta la sua maestosa bellezza, questa Sala che ha fatto il fregio della Napoli di un tempo, che utilizzava le sue immense bellezze per ergersi a città europea nel mondo, e che quindi di certo attrarrà molti turisti, curiosi di visitarla dopo il complesso restauro.