“Nessuna città può togliere dalla vista le cicatrici di cui è segnata ma Napoli, per l’aberrante via della violenza rischia di vedere sfigurato per sempre il suo volto. Come è possibile, viene da chiedersi, che la violenza, il male- con tutti i suoi derivati dell’odio, della sopraffazione, della sete di ricchezza e di denaro a qualunque costo- possa sovrapporsi al patrimonio inesauribile della nostra umanità?”.
Questa la denuncia dell’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, durante la cerimonia per il miracolo di San Gennaro. Il patrono, “soffre veramente perché troppe strade di Napoli anche quando non sono bagnate dal sangue sono diventate teatro di violenza“.Non è la prima volta che il sangue viene estratto già sciolto dalla cassaforte dove le reliquie del patrono di Napoli sono abitualmente custodite. Il 19 settembre, giorno della festa liturgica del patrono, la cerimonia si tiene in cattedrale; così come il 16 dicembre, cosiddetta ‘festa del patrocinio di San Gennaro’, anniversario dell’eruzione del Vesuvio che, nel 1631, si interruppe dopo le fervide invocazioni al santo.