Via Santa Maria Antesaecula è un’antica strada del rione Sanità che prende il nome dalla chiesa di Santa Maria Antesaecula, punto di riferimento per l’arte e l’architettura del Rinascimento e del Barocco a Napoli. Via Santa Maria Ante Saecula, dove è nato e cresciuto Totò.Dal 2014, la targa che ricorda la nascita di Totò nel palazzo è finalmente illuminata da un faro che la rende leggibile anche nelle ore notturne. Un’epigrafe che ricorda l’appartamento di 90 metri quadrati al secondo piano in cui nacque e trascorse infanzia e adolescenza Antonio De Curtis, artista indiscusso e simbolo della comicità napoletana. Il palazzo si trova al numero 109 di Via Santa Maria Antesaecula, una strada parallela a via Sanità: qui visse i suoi primi anni il Principe della risata, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 (in realtà, all’anagrafe risulterebbe il numero 107, e non è mai stato chiarito se si sia trattato di un errore di trascrizione; ad ogni modo, è stato confermato che è al 109 che trascorse molti anni). La casa è stata messa all’asta dal Tribunale di Napoli e venduta nel 2002 a un privato. La targa apposta alla sinistra del portone, voluta dagli abitanti del rione, recita: “Fu qui, nella via S. Maria Antesaecula, una delle più antiche strade dalla vecchia Napoli, che il 15-2-1898 nacque il Principe Antonio De Curtis, il nostro Totò. Egli fu comico impareggiabile per la sua mimica, uomo di nobili sentimenti, poeta insigne, fra quelli che l’Italia può contrapporre ai maggiori artisti del mondo. Il popolo del Rione dedica; le associazioni riunite di S. Vincenzo Ferreri posero 5-7-78”. Il Santo che dà il nome all’associazione – detto ‘O Munacone perché appartenente all’Ordine dei Domenicani – è considerato il patrono del quartiere al punto che la Basilica di Santa Maria della Sanità (dalle quali si accede alle catacombe di San Gaudioso) è nota a tutti gli abitanti del Rione come “chiesa di San Vincenzo”. Oltre ad aver dato i natali all’uomo più importante di Napoli, però, la strada custodisce alcune meraviglie celate: un patrimonio archeologico che racconta la città sin dalle sue antiche origini. Il nome deriva dalla monumentale Chiesa di Santa Maria Antesecula, consacrata nel 1622. L’epiteto “antesecula” è un’abbreviazione delle parole attribuite alla Madonna “ab inizio et ante saecula creata sum”. Altro monumento importantissimo è la Chiesa del Santissimo Crocifisso, edificata come complesso conventuale nel 1764 e ristrutturata nel 1849 su ordine di Ferdinando II, re di Napoli e delle Due Sicilie. Sia questa che quella di Santa Maria furono profondamente danneggiate dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che devastarono l’intero rione e cancellarono vere e proprie meraviglie, mai più restaurate. Il vero segreto della strada, però, è l’ingresso ad uno dei più antichi ipogei greci della città. Un luogo di sepoltura vastissimo ed antichissimo che mostra bene la commistione di culture e credenze religiose che imperava nel territorio napoletano migliaia di anni fa. Ancora oggi, fra le fondamenta dei palazzi della zona, è possibile trovare macabri strumenti di sepoltura di epoche passate.