Al San Paolo non c’è storia tra Napoli e Verona. Nel primo tempo gli azzurri, orfani in panchina di Maurizio Sarri sostituito dal fedele vice Calzone e privi di Koulibaly Mertens e naturalmente del Pipita, creano almeno cinque nette palle gol. La prima è una punizione di Insigne che si infrange sul palo, che fa il paio con un palo colpito anche da Manolo Gabbiadini. Il vice Higuain ha sul sinistro inoltre altre due importanti occasioni, ma si trova davanti un grande Gollini. Il giovane portiere del Verona prima respinge con i piedi un diagonale dell’attaccante bergamasco, poi è strepitoso quando si oppone ad una conclusione in scivolata sempre di Gabbiadini ad un metro dalla porta. Sembra una giornata stregata, ma Gabbiadini non ci sta, e con lui tutto il Napoli. Così, dopo l’ennesima grande parata di Gollini su una mezza rovesciata di Callejon, Gabbiadini arriva vestendo i panni del 9 autentico, e di testa sblocca la gara. Non passa molto tempo e Marek Hamsik trova magistralmente Insigne in profondità, abbattuto in area. Calcio di rigore e Verona in dieci. Dal dischetto va Insigne che raddoppia. La partita ormai sembra chiusa, ma c’è ancora spazio per affondare. Gabbiadini viene sostituito (va preservato, essendo l’unico attaccante centrale in rosa, con la squalifica di Higuain) entra El Kaddouri che non si fa pregare per partecipare alla festa. E’ suo l’assist la bacio per Callejon che fa tre a zero.
Nel complesso la prova della squadra di Sarri è una prova importante. Le polemiche sono rimaste fuori dal campo, e non deve ingannare il nervosismo di Albiol per la maglia strappata. Le risposte che tutti si attendevano dai calciatori maggiormente rappresentativi in assenza di Higuain sono arrivate. Hamsik è stato il migliore in campo, e benissimo hanno fatto Insigne e Callejon in fase offensiva, paradossalmente più propositivi poiché maggiormente responsabilizzati dall’assenza del Pipita. Il ritorno tra i pali di Reina dà a tutto il reparto arretrato una maggiore sicurezza, e Chiriches non tradisce . Bene anche il centrocampo, dove Lopez sostituisce degnamente Allan. Un focus a parte merita Manolo Gabbiadini. L’attaccante si è sentito comprensibilmente messo da parte in questi mesi. Ha trovato poco spazio, anche per questioni di natura tattica. Tuttavia, proprio in virtù della squalifica del 9 argentino, può rilanciare la sua immagine di giocatore potenzialmente di grande livello, mantenendo una media gol comunque impressionante, e lanciando magari in extremis anche la sua corsa verso l’Europeo. Una meravigliosa risorsa in più per Maurizio Sarri.
Il Napoli tiene viva una fiammella di speranza, anche se la Juventus sta implacabilmente scrivendo una pagina di storia. Inoltre la banda Sarri tiene la Roma a distanza di sicurezza, in attesa del risultato del posticipo tra i giallorossi e il Bologna. Soprattutto, Il Napoli dimostra che una squadra c’è alle spalle del prezioso Pipita, e che i risultati ottenuti sono frutto di tante componenti. Nell’attesa dell’esito del ricorso per la squalifica di Higuain, si attendevano delle risposte dal resto della squadra. Come dire, buona la prima.