Cultura

NASCE IN MOLISE UN MUSEO DEDICATO ALLA BELLE EPOCHE

A Treviso è stato inaugurato il Museo Calce  il primo in Italia dedicato alla grafica pubblicitaria. Con oltre 25 mila pezzi, collezionati da Nando Salce tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta, costituisce uno straordinario repertorio delle arti grafiche, con tanti validi documenti che testimoniano inoltre l’evoluzione della società, delle mode e dei costumi. Cartelloni, locandine, calendari, latte serigrafate, sono ospitati in quattro piani del Complesso della chiesa trevigiana di San Gaetano, edificio di origine templare ricco di storia e opere d’arte. E’ stata presa la decisione di esporre il corpus della collezione a rotazione.

La prima esposizione a dare il via al nuovo corso è “Belle Epoque. Le illustri persuasioni. Capolavori pubblicitari dalla Collezione Salce”. Immagini straordinarie, che riportano alla fascinazione delle Esposizioni Universali, delle città illuminate dalle prime luci elettriche, della moda del periodo . Cartelloni coloratissimi, simbolo del progresso e della joie de vivre di un mondo in trasformazione, ben interpretato dalle ballerine di Leonetto Cappiello, dalle ricercate bellezze di Alfons Mucha, o dalle grafiche di Giovanni Maria Mataloni.
La Collezione Salce – ha spiegato la direttrice Marta Mazza – è già impegnata in un progetto finanziato dall’Unione Europea per la conservazione delle opere realizzate tra fine ‘800 e gli anni ’40 del Novecento con l’ausilio delle nanotecnologie. Il nostro Museo e il parigino Musée de la Publicité (oggi Museé des arts décoratives) sono i più importanti in Europa e dalla loro collaborazione possono sortire progetti di rilievo comunitari. Non nascondo  l’obiettivo ambizioso ma possibile di arrivare alla messa in rete di tutte le collezioni pubbliche dei Paesi europei, in modo da poter offrire agli esperti ma anche al grande pubblico, la possibilità di indagare la storia europea attraverso l’originale visuale dei manifesti pubblicitari”. Mentre il Direttore del Polo Museale Veneto Daniele Ferrara, ha affermato:“Già i nostri 25 mila manifesti sono tutti on line, liberamente consultabili. Se tutte le altre istituzioni analoghe alla nostra nei 28 Paesi dell’Unione facessero lo stesso e se tutto, grazie ad un accordo europeo, potesse “parlare” un medesimo linguaggio, avremo una banca data di immagini unica al mondo. Un materiale fondamentale per chi vorrà indagare la storia politica, economica, sociale del Continente, oltre che la storia della grafica e del costume”.

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