“Con questa lettera vorrei sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Come pure la consuetudine di allestirlo” sul lavoro, a scuola, nelle piazze. E’ quanto scrive il Papa nella Lettera apostolica “Admirabile signum”, firmata a Greccio (Rieti). “Mi auguro – aggiunge – che questa pratica non venga mai meno e che venga riscoperta là dove fosse caduta in disuso”.
Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia – scrive il Papa nelle prime righe del documento -. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia”. Il presepe “è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltàdi Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui”.
“San Francesco, con la semplicità di quel segno, realizzò una grande opera di evangelizzazione – rievoca -. Il suo insegnamento è penetrato nel cuore dei cristiani e permane fino ai nostri giorni come una genuina forma per riproporre la bellezza della nostra fede con semplicità”.