Le criticità che il ‘sistema carcere’ sta rivelando nell’ultimo anno con l’emergenza pandemica che lo ha investito in pieno sono sotto gli occhi di tutti. L’aumento esponenziale del numero dei contagi tra la popolazione carceraria e gli operatori penitenziari costituisce il dato più visibile dell’incapacità di contenere e reagire alla diffusione del virus all’interno degli istituti penitenziari.
In quella parte di mondo che sono le carceri italiane, il Covid-19 ha radicalmente stravolto l’aspetto del luogo e della vita interna. Basti pensare che l’irruzione della crisi sanitaria ha come prima cosa isolato il sistema carcerario dalla società esterna ancor più di quanto usualmente non sia. Da un giorno all’altro, i famigliari, i docenti delle scuole, i responsabili esterni di attività lavorative interne, i volontari sono stati allontanati dagli istituti di pena, creando uno statico silenzio da trascorrere nell’immobilismo più totale e nell’assenza di notizie provenienti da fuori le mura di cinta.
Gli interventi legislativi adottati sinora per ridurre focolai all’interno della “realtà” carceraria si sono rivelati del tutto insufficienti a raggiungere gli obiettivi sperati. Il Garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello ha raccontato che fino a ieri erano 58 i contagiati, di cui, 18 agenti della Polizia Penitenziaria, impiegati nel carcere di Carinola, in provincia di Caserta, sono risultati positivi Covid.
Dopo la scoperta del focolaio l’amministrazione ha deciso di sottoporre al tampone molecolare tutti i detenuti: sono stati effettuati centinaia di test a coloro che, negli ultimi giorni, erano entrati in contatto con i poliziotti risultati contagiati. Il Garante ha proseguito Ieri in Campania erano 24 i detenuti contagiati; 20 a Secondigliano, 3 a Poggioreale e 1 a Carinola.”
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato il 2 dicembre 2020 le linee guida del Piano strategico per la vaccinazione anti- COVID-19 (aggiornato con Decreto 2 gennaio 2021), elaborato da Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa .
A conclusione delle comunicazioni del Ministro della Salute il Senato e la Camera hanno approvato il documento. Andando nello specifico, le fasi della campagna di vaccinazione sono così composte:
Fase 1, operatori sanitari e socio- sanitari, ospiti Rsa e over 80; Fase 2, persone da 60 anni in su, persone con fragilità di ogni età, gruppi sociodemografici a rischio più elevato di malattia grave o morte, personale scolastico ad alta priorità; Fase 3, personale scolastico, lavoratori di servizi essenziali e dei setting a rischio, agenti penitenziari, detenuti e luoghi di comunità, persone con comorbidità moderata di ogni età. Infine c’è la Fase 4 che prevede la popolazione rimanente
Il Garante Ciambriello ci fa sapere che per avere dei vaccini nelle carceri sono contemplate nella fase 3, nella quale verranno vaccinati agenti penitenziari, detenuti e personale ed ospiti dei luoghi di comunità, oltre a personale scolastico, lavoratori di servizi essenziali e dei setting a rischio e persone con comorbità (affette da più patologie) moderata di ogni età. Inoltre comunica che è arrivato nelle carceri il modulo per la richiesta volontaria per chiedere il Vaccino.
Dunque, il 2021 vedrà ancora tanta fatica, ma sarà l’anno della speranza e della ripartenza. Deve esserlo anche in carcere, affinché l’occasione di questo dramma possa essere servita per imparare dagli errori.