Può la scrittura essere uno strumento di riabilitazione e di riscatto?
Per Antonino Mandalà, avvocato e politico siciliano con un passato difficile alle spalle, la risposta è un sì convinto. Dopo aver scontato una pena in carcere, Mandalà ha trovato nella scrittura una nuova vocazione, pubblicando diversi libri, tra cui il recente “Lettere a Laura dal mondo dei nessuno“, un dialogo serrato con l’ex moglie di Gianni Morandi Laura Efrikian.
Il suo nuovo romanzo, “Marika, anime antiche e il loro destino” (Guida editore), in uscita il 22 febbraio 2024, è una storia d’amore, passioni e dolori che si intreccia con i profili di uomini incontrati nelle carceri dove l’autore è stato recluso.
Cosa ha spinto Mandalà a scrivere questo libro? _”Quando ho conosciuto la sofferenza del carcere, la scrittura mi è venuta in soccorso_”, confessa. _”Mi ha fatto scoprire la vocazione ad una missione superiore, di cui sono protagoniste le anime antiche. Mi ha fatto stendere le mani e accarezzare le ferite del costato della sofferenza, dove il divino si fa toccare.“_
“Marika, anime antiche e il loro destino” sarà presentato a Napoli giovedì 22 febbraio 2024 alle ore 11.00 presso l’Aula Santangelo del Consiglio regionale della Campania (isola F13 al centro direzionale). Interverranno con l’autore Don Tonino Palmese, Diego Guida, Benedetta Sciannimanica e il Garante campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello, che ha scritto la prefazione al libro.
Un estratto dalla prefazione del Prof. Samuele Ciambriello: _”Marika, l’ultima fatica letteraria di Nino Mandalà, trasuda intensità emotiva fotografando in modo avvincente la vita dei protagonisti. Un viaggio psicologico, un exursus esistenziale con un lessico appassionato, caratterizzato da pennellate profonde e vive. Una storia che cattura il lettore trascinandolo in un vortice di emozioni intense e riflessioni illuminanti. Un’opera che prende e sorprende.”_