Gennaro Nocera, Capogruppo di Forza Italia, ospite della trasmissione “Dentro i fatti” (Radio Club 91), è stato intervistato da Samuele Ciambriello circa svariati temi di attualità politica. A cominciare dalla questione dell’acqua pubblica, argomento discusso insieme a Luigi Gallo del Movimento 5 Stelle. Proprio quest’ultimo ha rivendicato l’importanza di una manifestazione, il “No Gory Day”, organizzata per chiedere che l’acqua diventi “pubblica”. Così Nocera: “Riteniamo che sia legittimo rivendicare che non ci siano aumenti su beni di largo consumo quale l’acqua. Certamente non possiamo immaginare di non distribuirla in maniera adeguata, certo non deve pesare sulle famiglie. Caldoro ha raccolto la protesta ma non ce ne era bisogno perché . Non so quanto sia praticabile oggi far diventare l’acqua pubblica perché significherebbe anche non dare un buon servizio ai cittadini. Dare l’acqua e poi non erogarla in maniera adeguata non mi sembra giusto”. La risposta di Gallo: “In realtà i sindaci vivono tutt’altra esperienza, l’inefficienza della Gory è lamentata da tutti i sindaci e cittadini. Abbiamo una società che ha accumulato tantissimi debiti e non ha dimostrato di essere migliore nella gestione del pubblico. Si rischia che questi debiti o li paghi la regione, e sarebbero quindi meno servizi per i cittadini, o i cittadini stessi”. Non è mancata la contro risposta di Nocera che ha evidenziato come ci sarebbero state due fasi: la prima, quella di una gestione dissipata della Gory; e una seconda in cui, subentrati loro, avrebbero apportato correttivi per “assicurare un buon servizio facendo rimanere i costi quali sono attualmente”. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha poi rimarcato la loro volontà circa il rimettere il potere in mano ai sindaci, “perché il sindaco è il più vicino ai cittadini”.
Il secondo argomento trattato è stato quello dell’istruzione, ed è stato questo il momento in cui l’intervista ha raggiunto, a nostro avviso, il suo apice con Luigi Gallo che ha rilasciato alcune dichiarazioni non proprio morbide verso il governo Renzi che in qualche modo “attenuerebbero” le colpe regionali: “Chiedo impegno della regione sul tema delle tasse universitarie e le borse di studio. Sappiamo che il governo Renzi vi ha eliminato tutti i fondi e su questo non possiamo che essere solidali perché togliere 4 miliardi e mezzo alle regioni e i comuni significa non permettere e garantire i servizi. Però ci aspettiamo che la regione faccia la sua parte perché il governo non sta facendo la sua”. A questo proposito Nocera ha ricordato l’importanza dell’investitura assegnata all’assessore Guido Trombetti, Vice Presidente della giunta regionale: “Meglio di lui nessuno conosce il mondo dell’istruzione, meglio di Trombetti nessuno potrà dare un impulso alle richieste avanzate dai cittadini”.
Altro tasto dolente toccato da Samuele Ciambriello è stato quello delle primarie. Gennaro Nocera ha così commentato l’argomento: “Noi non abbiamo bisogno di fare nessuna primaria; tra le altre cose sono molto ridicole queste primarie che sono state messe in campo dal Partito Democratico. Da ottobre se ne parla ma non si sa quando le faranno, se le faranno. I contendenti sono noti nella Regione Campania, quelli che sono rimasti sul campo sono De Luca e Cozzolino. Non so come se ne usciranno perché in ogni caso ci sarà uno strappo”.
La discussione si è poi spostata sul caso Cofferati che sta dividendo in queste ore il Pd. “Dovrete eleggere rappresentanti che andranno a eleggere poi il presidente della repubblica. Siete organizzati?” ha chiesto Ciambriello. “Vogliamo che il Presidente della Repubblica abbia un profilo di garanzia per tutti i cittadini, super partes, che non venga fuori dai partiti possibilmente, e che abbia caratteristiche morali di altissimo livello. Non credo che Forza Italia si sottragga qualora si individui un personaggio che possa avere queste caratteristiche” ha dichiarato Nocera.
A fare da intermezzo alle questioni politiche, non ultima quella dei rappresentati del Consiglio, di maggioranza e minoranza (su cui Nocera ha dichiarato che Caldoro e Chiamparini hanno dato indicazioni circa il Presidente del Consiglio regionale e il Presidente della giunta regionale), è stata la tematica drammatica della criminalità giovanile, tema caro a Ciambriello, da sempre impegnato nel sociale: “Tu sai che mi occupo dei ragazzi a rischio. Ci sono ogni anno 5.000 ragazzi tra i 14 e i 18 anni che vengono denunciati. C’è accanto al disagio, la devianza che porta alla microcriminalità. Non pensi che bisogna ripartire da questi ragazzi, dalle periferie?”, la domanda di Ciambriello. “I contesti sono importanti per la formazione dei ragazzi e quindi bisogna sanare, bonificare quei contesti degradati che qui a Napoli ma anche in provincia sono abbastanza proliferi. Io ricordo i Menecni di Plauto, volendo citare i due fratelli, uno diventò grande commerciante e l’altro faceva il garzone”, la risposta con tanto di citazione letteraria di Nocera.
Riprendendo il discorso politico, Ciambriello ha avanzato una domanda a Nocera circa l’opposizione del Pd e se si possa parlare – date le diverse leggi appoggiate negli anni – di opposizione costruttiva. “Io ritengo che lo sia stata a tratti, in alcuni momenti c’è stato qualcuno che tirava la giacca quindi si sono messi di traverso. Anche quando si giungeva all’accordo su leggi importanti che potevano dare impulso all’economia e vivibilità a questa regione non sempre sono stati d’accordo” ha risposto Nocera che, interrogato su chi fosse a tirare la giacca, ha poi confessato che si trattava dell’ala più estrema del Pd.
Alla domanda per certi versi provocatoria di Ciambriello circa le riunioni del Consiglio Regionale che per diversi mesi non sarebbero avvenute, Nocera ha risposto: “Ci siamo sempre riuniti. Raramente si è arrivati al numero legale ma è un fatto endemico capitato in tutte le legislature”.
Per concludere, il Capogruppo di Forza Italia, interrogato sui rapporti della Regione con i Comuni, ha voluto ricordare che “la giunta Caldoro nel maggio 2013 ha deliberato un miliardo e cinquecento milioni di euro per tutti i comuni della Campania per le infrastrutture, per cantieri già aperti e da aprire. Questa regione nel 2010 era la cenerentola d’Italia, oggi è una regione che è uscita fuori dal disagio complessivo di essere campani. Oggi siamo con orgoglio campani”.