Dopo ieri a Milano e’ chiaro che le primarie di oggi non appartengono piu solo al PD.
Crisi non solo elettorale ma di credibilità complessiva dei Cinque Stelle.
Salvini disorientato tra i guasti dell’ economia, le mille contraddizioni e tra il proseguire l’ attuale alleanza e il dialogo a distanza con Berlusconi.
E intanto un ” popolo ” consapevole e civile che riprende la parola.
Questo ” popolo ” ha parlato ieri a Milano con forza, come aveva fatto qualche settimana fa a Roma coi sindacati, e nei mesi scorsi a Riace e In tanti altri luoghi.
E continuera’ a provarci anche oggi, malgrado la fragilita’ delle proposte in campo ai gazebo.
Nonostante gli stessi gazebo, residuo di populismo non di popolare , che andranno via via sostituiti da nuovi corpi sociali intermedi.
Chi, in questi ultimi anni, ha saputo raccogliere rabbia e rancore per scagliarli contro democrazia e istituzioni comincia ad avere prime difficolta’.
Seppe farlo anche Mussolini con gli arditi del popolo, ex combattenti disorientati dal pacifismo socialista, che avvertirono come tradimento al loro eroismo di guerra e che il fascismo nascente astutamente trasformò nella sua prima base di massa.
I’Italia resta per fortuna un grande e importante Paese, la cui dignita’ nazionale non si puo’ vellicare con nazionalismi e sovranismi avventurosi e scomposti.
Un vero internazionalismo e ‘ nella nostra cultura civile e l’Europa – una Europa politicamente piu’ integrata e socialmente e ambientalmente piu’ virtuosa di quella attuale – e’ la cornice dentro la quale far vivere il ruolo del nostro Paese.
Anche per questo rancori confusi e legittimi disagi sociali di oggi non vanno lasciati al cinismo di chi se ne fa scudo e veicolo di consenso senza risolverli.
Quella imponente Milano europea li accolga.
La Cgil e gli altri sindacati mettano nuovo impegno su precarieta’ e lavoro contemporaneo.
le forze democratiche, laiche, cattoliche, di ispirazione socialista e alternativa, pur nell’articolazione, propongano la Costituzione italiana come contributo unitario essenziale per se stesse e per un nuovo patto europeo.
La strada e’ ancora lunga, e certo complicata e difficile, ma oggi e’ una giornata di sole.
Respiriamola a pieni polmoni.