Venerdì 16 giugno 2017, alle ore 20.30 si terrà la presentazione in anteprima del videoclip “Nomi cose città” di Saverio D’Andrea. L’evento sarà ad ingresso gratuito e si terrà presso il Teatrocivico14 di Caserta in via Petrarca 25 (Parco dei Pini). L’artista campano presenterà al pubblico il videoclip raccontando delle fasi di produzione della canzone e poi del video; ci parlerà del suo nuovo progetto discografico e delle esperienze ed imprevisti che lo hanno portato fino a questo video.
“Nomi cose città” appartiene ad un progetto discografico la cui produzione artistica è stata affidata a Valter Sacripanti da Saverio D’Andrea, già nel 2015. Negli ultimi anni il lavoro di scrittura, di pre produzione e poi di produzione vera e propria si è sviluppato fino ad arrivare al lavoro finito che oggi viene proposto alle varie realtà discografiche sul territorio nazionale con l’obiettivo di farlo diventare un vero e proprio disco da proporre al pubblico. Hanno suonato nel disco musicisti di grande spessore come Giuseppe Barbera al piano, già direttore artistico del progetto musicale di Arisa, autore e arrangiatore per X factor, insegnante presso il CET di Mogol e più volte direttore d’orchestra a Sanremo; Sandro Raffe Rosati che ha collaborato con artisti del calibro di Loredana Bertè e Marco Masini; David Pieralisi, chitarrista storico di Michele Zarrillo e ora all’attivo con Alessandra Amoroso; Giuseppe Tortora e Mario Gentili per gli archi, che scrivono e suonano per artisti come Laura Pausini, Fiorella Mannoia, Il Volo; e lo stesso Valter Sacripanti alla batteria, che ha collaborato, lavorato come produttore e suonato per artisti come Nek e Simone Cristicchi.
L’idea da subito è stata quella di dar vita ad un progetto discografico che potesse soddisfare le esigenze del mercato della musica e del pubblico di oggi, pur mantenendo le idee e le caratteristiche più forti del modo di scrivere che contraddistingue Saverio D’Andrea. I testi sono forti e immediati, ogni parola è pesata con cura e ha uno scopo ben preciso, i messaggi veicolati sono diretti e chiari e aderiscono perfettamente alla leggerezza formale dell’impianto sonoro di ogni canzone. I livelli di lettura sono molteplici e indagabili attraverso una fruizione di più ascolti distribuiti nel tempo: da quello superficiale a cui si accede subito graziealle armonie dei ritorne.
“Nomi cose città” racconta una storia d’amore e d’amicizia. Questi due valori sono radicati nelle vite dei protagonisti di questa storia. La voglia di crescere insieme aiutandosi a migliorare, di condividere i momenti importanti, di attraversare insieme sia i sentieri impervi che i campi aperti che la vita offre diventano i pilastri su cui si edifica il mondo emotivo descritto in questa canzone. La malinconia è forte ma è presto addolcita dall’orgoglio, la paura del futuro fa capolino tra i ricordi ma è presto smorzata dalla certezza di non esser soli. Tra le righe di “Nomi cose città” due bambini diventano grandi e scoprono l’amore accompagnandosi negli imprevisti della vita tenendosi per mano.
Da adulti si guardano indietro, ripercorrono tutto ciò che è stato e lasciano che la gioia di essere ancora insieme renda tenera anche la nostalgia. Si aprono immagini forti davanti agli occhi e tornare indietro sembra un tuffo in un momento così reale da sembrare presente: le domande imbarazzanti scritte su un foglietto tra i banchi di scuola, un gelato mangiato insieme per provare a far colpo, una bugia smascherata, il flash di una fotografia scattata senza preavviso ad una festa, un diario segreto che custodisce segreti inenarrabili. Le immagini del videoclip ci raccontano tutto questo. I due protagonisti sono circondati dagli amici di sempre e i momenti importanti della vita si susseguono mantenendo vivo il gioco di provocazioni e tenerezza tra i due che, nonostante tutto, tornano sempre l’uno dall’altra. La storia d’amore dei due protagonisti si sviluppa in un palcoscenico intimo dove cinque amici di una vita si ritrovano sempre insieme a condividere tutto. Così si susseguono immagini che provano a raccontare l’amicizia e l’amore vissuto: il taglio della torta durante una festa di compleanno, una foto scattata prima di uno scherzo inaspettato, i coriandoli che volano durante il carnevale, lo scarto dei regali a natale, i compiti da fare durante le vacanze estive, il momento sbornia a fine serata, una cioccolata calda per accompagnare una conversazione, e poi l’abitudine sopravvissuta negli anni di giocare a nomi cose città. Da grandi e da piccoli le cose non cambiano, i pregi e i difetti di ognuno son sempre gli stessi e il gioco resta nel tempo un modo per tenersi stretti a un legame mai perso. Le cose cambiano ma nel cuore di ognuno restano scolpiti i nomi, le cose e le città di ogni altro.