Cultura

Nunzia Schiano da voce alle “Fèmmene” napoletane

Ritratti femminili, di voci di donne; una galleria in cui ognuna di esse rappresenta una tessera di quel mosaico complesso ed affascinante che è l’animo umano femminile. Donne rappresentate nella loro forza e nella loro fragilità insieme.

È questo, e non solo, “Fèmmene”, l’ultimo spettacolo teatrale che vede protagonista Nunzia Schiano, attrice porticese, celebre ai più per aver interpretato diversi ruoli comici in film di successo come “Benvenuti al Sud” e “La Valigia sul Letto”.

La commedia si apre col la voce di Miriam Lattazzio che lascia poi alla Schiano il compito di rappresentare, dipingere, l’una dopo l’altra, figure a tutto tondo di donne non più giovanissime, fuori da stereotipi antropo-sociologici.

Come sottolineato da Niko Mucci – regista dell’opera – tra i personaggi portati in scena con maestria dalla moglie, Nunzia Schiano, c’è la signora pettegola e intrigante, la colf con problemi familiari , la ragazza di Scampia, la madre di un giovane teppista ucciso, e sopratutto “la signora dei friarielli”, una madre dedita alla cucina della sublime verdura che vede il proprio mondo di piccole certezze comicamente distruggersi di pari passo con le rivelazioni della figlia, sorella, figlio, tutte accompagnate da solenni mangiate a base, appunto, di friarielli.

Ottime le recensioni della critica. Spettacolo emozionante con una Nunzia Schiano capace di trasportare da un sentimento all’altro in un attimo, e che si chiude con un velo di tristezza forse proprio per lasciare un segno di verità e di riflessione.” Scrive Angela Matassa.

“La voce dai mille registri di Nunzia Schiano, forte e sommessa, graffiante e delicata, una voce narrante che sa costruire la scena attorno a sé, sa materializzare oggetti e persone. Ti fa vedere l’alba, ti fa sentire il freddo e il buio della prima mattina.” Afferma, invece, Caterina Serena Martucci. Per i colleghi di Eroica Fenice “l’esilarante leggerezza e l’emozionante profondità trovano il loro equilibrio nella comicità tutta napoletana di Nunzia Schiano e nella penetrante voce di Myriam Lattanzio: un mix vincente che fa di ”Femmene” uno spettacolo unico, intenso, che rifiuta le mezze misure e porta lo spettatore ad “andare e venire” da un estremo all’altro, dal piangere dalle risate al sorridere dalla compassione.

Abbiamo intercettato l’attrice subito dopo l’ultima replica al Teatro San Carluccio di Napoli.

 “Fèmmene”: varie voci dei più disparati personaggi femminili. Cosa raccontano? E in quale di queste Nunzia Schiano si riconosce?

Parliamo di donne diverse tra loro, mamme per la maggior parte dei casi. In ognuna c’è qualcosa che mi rappresenta. Sono donne molto semplici, varie tipologie di “femmine” popolari. Nessuna di queste, infatti, appartiene al mondo borghese.

La regia di questo spettacolo è di Niko Mucci, suo marito. Cosa vuol dire collaborare con lui? Il vostro, in fondo, è un binomio vincente già collaudato!

 

Si, per fortuna i progetti a cui abbiamo lavorato assieme hanno sempre riscosso un certo successo. Lavorare assieme vuol dire conoscersi, il feeling è diverso, è più facile cucirti addosso personaggi in cui l’attrice si sente a proprio agio. Rispetto a lavorare con un regista che non conosci questo è un vantaggio. Ci sono poi i “difetti”: il confronto, in questi casi, infatti, è più netto, polemico, c’è più confidenza e quindi ci si confronta più duramente.

 

Una vita tra teatro e cinema. Nell’immaginario collettivo, Nunzia Schiano è la mamma esuberante di Alessandro Siani in Benvenuti al Sud. Ma cosa la emoziona di più, il palco o la telecamera?

Il cinema mi piace tantissimo, ma è venuto dopo. Il mio cuore batte per il teatro, è una passione senza controllo.

Quali sono i prossimi appuntamenti per “Fèmmene”?

 Il 9-10-11 gennaio sarò in scena al Teatro Area Nord di Napoli, mentre il 24 e 25 dello stesso mese faremo tappa nella mia città, a Portici, presso il Teatro Don Peppe Diana. Vi aspetto!

Insomma storie per ridere e, attraverso il sorriso, riflettere sui vari aspetti della condizione femminile.

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