Dopo circa due settimane dal naufragio di Crotone, dove hanno perso la vita circa 80 persone, una nuova strage è avvenuta ieri.
Un gommone con circa 47 persone a bordo è naufragato nei pressi delle coste libiche. 17 sopravvissuti e 30 dispersi.
La Ong tedeca Sea Watch aveva inviato una segnalazione nella notte tra venerdì e sabato continuando per tutta la giornata successiva. Ieri mattina, all’alba, l’imbarcazione è affondata.
Secondo la Guardia Costiera italiana, la barca si trovava nelle acque Sar libiche dove i soccorsi sono affidati al paese limitrofo. L’Italia, dopo l’allarme, ha avvertito l’Atlantic North e il Kinling, navi che si trovavano in zona.
Basili L ha raggiunto il gommone ma non è riuscita a soccorrere le persone a bordo per difficoltà dovute alle condizioni meteorologiche.
Nel pomeriggio, la Sea Watch ha notato la barca.
La Guardia Costiera libica ha affermato di non poter intervenire per mancanza di mezzi chiedendo aiuto a quella italiana. Basili L è rimasto nelle vicinanze in attesa di una nave che arrivasse per soccorrere il gommone.
Dopo quasi 24 ore dalla prima segnalazione, la barca si è rovesciata portando con sé le numerose persone a bordo. La Guardia Costiera italiana ha raggiunto l’imbarcazione, ma molti erano i dispersi.
Come per la strage di Crotone, diverse sono state le accuse alla Guardia Costiera italiana sui ritardi nei soccorsi. Alarm Phone ha dichiarato: “La situazione era critica. La barca era alla deriva. Le condizioni meteorologiche erano estremamente pericolose. Le persone a bordo gridavano al telefono che avevano bisogno di aiuto”.
La Ong ha affermato: “Sia tramite e-mail che tramite telefonate abbiamo più volte informato di questa situazione il Centro italiano di coordinamento del soccorso marittimo. Abbiamo inviato posizioni Gps, segnalato il deterioramento delle condizioni delle persone e della barca e richiesto più volte interventi di soccorso immediato”.
“Le autorità italiane hanno esitato a dirigere navi mercantili vicine verso l’imbarcazione in difficoltà”, dice Alarm Phone.
Giorgia Meloni non si è ancora espressa riguardo l’accaduto, mentre il tuo team si è posto a favore delle azioni della Guardia Costiera italiana.
Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia, afferma che è “legittimo il sospetto di una strategia per mettere pressione al governo, che ha dichiarato guerra ai trafficanti di vite umane”.
La situazione migranti sembra essere ormai fuori controllo. Se vero, il mancato soccorso è inammissibile e, sicuramente, le indagini riguardo questo naufragio e quello di Crotone, potranno spiegare come mai le persone a bordo hanno dovuto attendere molte ore prima di essere salvati.