Non sono ancora state rese note le generalità delle due persone arrestate questa mattina dai Carabinieri del nucleo investigativo di Benevento, per l’omicidio di Valentino Improta, uomo di 26 anni che scomparve lo scorso 2 Maggio, per poi essere stato ritrovato carbonizzato sul Monte Taburno, vicino ad un area pic-nic, a Cepino Tocco di Claudio, due giorni dopo, nello scheletro della FIAT Punto intestata a sua madre.
Il movente del delitto è presumibilmente la rapina del 10 Aprile 2018 in un’abitazione nel comune di Montesarchio, nella provincia beneventana, da parte di Improta stesso, nella quale ha perso la vita Giovanni Parente, uomo di 83 anni, colpito prima al volto, per poi sbattere la testa contro il muro e cadere sul pavimento, tutto mentre la sorella della vittima, di 85 anni, era stata trascinata nella cucina con la bocca tappata per impedirle di urlare.
Complici di questo crimine furono Paolo Spitaletta, 50 anni, originario di Tocco Claudio, in galera dal 22 Maggio 2018, e Pierluigi Rotondi, 31 anni, anche lui originario della stessa città, ma domiciliato di Tufara dallo scorso Novembre, poiché ritenuto uno dei responsabili della rapina ai danni di un addetto del distributore di carburanti “Mare Petroli”.
Avrebbe fatto da intermediario tra Improta e Spitaletta.
Entrambi sono stati in queste ore chiamati in causa come destinatari di un ordinanza di custodia cautelare in carcere adottata dal GIP Flavio Cusani nell’indagine del sostituto procuratore Assunta Tillo e dei Carabinieri del nucleo di Benevento per l’omicidio di Improta.
A cura di Paolo Solombrino