Si è tenuto ieri presso la Casa Circondariale “Giuseppe Salvia – Poggioreale” Napoli, il dibattito sulla riforma penitenziaria degli ultimi 8 anni, dal titolo “2008-2014: analisi, proposte e criticità della Riforma della salute nel carcere”. Presenti al dibattito Antonio Fullone, Direttore della Casa Circondariale “Giuseppe Salvia – Poggioreale”, Adriana Tocco Garante dei detenuti Regione Campania, Carminantonio Esposito Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Tommaso Contestabile Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Campania. Sono intervenuti inoltre Roberto Di Giovanpaolo Presidente Nazionale Forum Salute dei detenuti, Liberato Guerriero Direttore della Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano, don Virgilio Balducchi Ispettore generale dei cappellani delle carceri, Ornella Favero Ristretti Orizzonti, Ernesto Esposito Direttore Generale ASL NA1, Stefania Tallei Comunità di Sant’Egidio, Franco Milani Dirigente Regione Lombardia – componente del Gruppo tecnico interregionale Sanità penitenziaria, Alessandro Barbano Direttore del Il Mattino, Francesco Cascini vicecapo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Stefano Caldoro Presidente della Regione Campania. Ha moderato l’incontro, il responsabile della Comunità di S. Egidio Antonio Mattone, mentre le conclusioni sono state affidate al Ministro Andrea Orlando
Al centro del dibattito, il delicato tema della salute dei detenuti nel carcere dopo il passaggio della medicina penitenziaria dal Ministero di Giustizia alle ASL che nasce dalla necessità di declinare in maniera trasparente l’assistenza sanitaria a favore dei carcerati
Quello dei servizi sanitari a favore dei detenuti è considerato spesso un argomento impopolare, a cui talvolta i mass media riservano poca attenzione: un tema surclassato da problematiche che investono e quindi considerano attori principali i cittadini “liberi”. E’ trapelata dai vari interventi del convegno di stamattina, la necessità di assistere e supportare il detenuto sin dall’ingresso nelle case circondariali, in quanto le condizioni di vivibilità nelle carceri influiscono fortemente sullo stato di salute degli individui. Il carcere è depressivo e conduce alla depressione – ha sottolineato don Balducchi – e occorre sostenere e garantire benessere anche a chi opera a favore dei carcerati. Nel corso della lunga mattinata a Poiggioreale è stata messa sul tavolo anche la questione degli OPG: a tal proposito, il direttore dell’ASL Napoli 1 Centro Ernesto Esposito ha ricordato che il distretto sanitario locale ha predisposto il Piano Attuativo Locale di Tutela della Salute Mentale in Carcere e di superamento dell’OPG. Il governatore della Regione Campania Stefano Caldoro ha ribadito l’importanza di garantire una linearità del diritto alla salute equiparando i servizi messi a disposizione dei cittadini liberi con quelli dei detenuti. In Italia – ha ricordato Caldoro – il divario territoriale in merito alla questione della salute nel sistema carcerario, è molto forte ed incolmabile con gli attuali regolamenti. A conclusione del dibattito, l’intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando che ha reso noti i dati sullo svuotamento delle carceri sottolineando che dal 2013 a 2014, i detenuti in attesa di giudizio di primo grado sono diminuiti di circa 3mila unità, con un calo anche sul fronte OPG (da 1200 a circa 700 internati). In tal senso la Regione Campania – ha sottolineato il Ministro – ha risposto con maggiore rapidità salvaguardando la sicurezza dei cittadini attraverso l’analisi dei casi di ogni singolo internato. Sul tema della salute dei detenuti, il Ministro ha ribadito l’imprescindibilità dall’articolo 32 della nostra costituzione che riconosce il diritto della salute ad ogni individuo. La tutela dell’integrità fisica dei carcerati spetta a chi amministra la giustizia che, ha il compito di monitorare la salute del detenuto sin dall’ingresso in carcere, salvaguardando il principio di equivalenza rispetto alla persona libera. Il Ministro ha concluso ricordando che la prevenzione, il benessere psicofisico e la riduzione di autolesionismo sono i principi fondamentali da non perdere di vista, così come non va persa di vista l’idea di Carcere come occasione di riscatto.
A seguito del convegno, il Ministro Orlando si è recato dal Cardinale Sepe con cui ha concordato iniziative di solidarietà a favore dei detenuti.