Paolo Sorrentino candidato agli Oscar con “È stata la mano di Dio”. In gara come Miglior Film Internazionale. Il vincitore verrà svelato il 27 marzo alla premiazione.
Il regista ha affermato: “Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria. È un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso si temi del film, che sono le cose in cui credo. L’ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre”.
Anche altri italiani in gara. Massimo Cantini Parrini per i costumi di Cyrano e Enrico Casarosa, regista del film Disney Pixar “Luca”.
Il film di Sorrentino ha debuttato su Netflix il 15 dicembre e racconta il periodo di giovinezza del regista. Gli anni ‘80 a Napoli e Maradona che entra nella squadra, eventi che si fondono con la vita del protagonista.
Una trama intensa, drammatica e commuovente. Il regista racconta se stesso ripercorrendo le strade di Napoli che hanno segnato la sua adolescenza.
”Questo film mi ha commosso scriverlo. Mi ha commosso farlo, montarlo, mostrarlo. Il mio modo di gioire per le cose belle che vengono per questo film è quello di commuovermi, non di esultare. E quindi sì, gioisco commuovendomi. Sono pronto a quello che viene, nel bene e nel male, senza farmene troppo un cruccio. Quando sono andato con “La grande bellezza” ero agitato”. Le parole di Sorrentino a Sky TG24.
Ha concluso poi il regista: “Per arrivare fin qui, c’è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, Tre Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio”.
La cerimonia si svolgerà nel Dolby Theatre di Los Angeles. Dopo una lunga pandemia, finalmente sarà in presenza.