Sono ancora più di 3mila i vincitori di concorsi pubblici che aspettano di essere assunti. E’ quanto emerge dal portale del ministero della P.a.. E’ una questione di tempi, ma le amministrazioni prima o poi devono prenderli. Diverso il discorso per gli idonei. In questi casi la presa in servizio non è un diritto ma solo una possibilità: in lizza ce ne sono 86mila, ma a fine settembre scadono le graduatorie 2010-2014. Le graduatorie precedenti al 2010 infatti già non sono più valide. Come stabilito dalla scorsa legge di Bilancio, restano in piedi solo quelle approvate dal 2010 al 2013 ma gli idonei per essere pescati da queste liste devono passare un “esame-colloquio” e partecipare a corsi di formazione obbligatori. Per le graduatorie del 2014 invece non ci sono filtri ma la deadline resta fissata al mese prossimo. Man mano andranno a morire anche i concorsi degli anni successivi.
Ecco che le liste del 2015 finiranno il 31 marzo del 2020, quelle del 2016 il 30 settembre del 2020. Fino ad arrivare alla durata considerata standard: di tre anni. Funziona così per le graduatorie datate 2019. Tornando al monitoraggio tenuto dal ministero della P.a, gli enti che risultano registrati sono 2.016, quindi solo una parte. Sempre in base a quanto comunicato dalle amministrazione, che hanno tutte l’obbligo di aggiornare lo stato dei concorsi tramite il portale realizzato, le graduatorie da cui pescare sono 8.364. Il totale dei posti messi a bando è pari a 20.350.
Al momento 16.913 vincitori sono già dentro. E sono dentro anche 107.925 idonei, ovvero coloro che pur passando tutte le prove non hanno ottenuto un punteggio tale da stare tra i vincitori (per cui restano da regolarizzare ancora 3.079 posizioni). Per loro il posto è assicurato, anche se i tempi sono un’incognita. Gli idonei invece, che sono precisamente 86.462, vivono nell’incertezza ma da settembre, per una parte di loro, potrebbe palesarsi l’amara certezza di non essere assunti.