“Riteniamo che gli obiettivi fiscali previsti nel Documento Programmatico di Bilancio siano in linea con i requisiti del Patto di Stabilità e Crescita e riflettano la strategia del governo di riduzione del deficit e del debito sostenendo allo stesso tempo la ripresa economica in atto. Confidiamo che la Commissione ne terrà conto nel suo giudizio“. Ciò lo afferma il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan nella lettera con la quale risponde ai chiarimenti chiesti dalla commissione Ue lo scorso venerdì, aggiungendo ” il giudizio del governo è che l’Italia sta ancora affrontando, condizioni cliniche difficili, anche se in miglioramento. In conclusione Padoan dichiara: “La differenza dello 0,1% tra la correzione del disavanzo strutturale indicata nel DPB (0,3%) e quella contenute nella lettera della Commissione europea (0,2%) è da attribuirsi ad una diversa applicazione della metodologia nel calcolo della crescita potenziale (e quindi dell’output gap)“, spiega Padoan, “Quanto al rischio di deviazione nel 2017 e nel 2018, il governo ha agito in maniera pienamente rispettosa delle Raccomandazioni della Commissione, che hanno portato ad una correzione strutturale aggiuntiva dello 0,2% varato all’inizio dell’anno in corso“.