Mark Lowcock, Capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza a New York ha dedicato una nota al paese sudamericano.«Sette milioni di persone in Venezuela hanno bisogno di assistenza umanitaria» anche se il dato, anticipato nei giorni scorsi da molti operatori sul campo e anche dai governi dei paesi di confine. Lowcock, ha sottolineato che le persone con malattie croniche, disabili, donne in gravidanza, sono tra i più vulnerabili e ha affermando che «3,4 milioni di persone hanno già lasciato il paese, mentre 2,7 milioni che sono ancora all’interno del Venezuela hanno bisogno di protezione e assistenza, separare gli obiettivi politici da quelli umanitari, servono altri fondi per espandere l’assistenza umanitaria, serve molto di più». Alla riunione del Consiglio di Sicurezza, ha preso parte anche il Segretario Generale dell’Onu, António Guterres, e per gli Stati Uniti il vicepresidente Mike Pence, è stato spiegato che nel paese ci sono 4,3 milioni di persone che chiedono assistenza per l’acqua, ed è stata interrotta l’istruzione di oltre un milione di bambini e ragazzi. All’ordine del giorno il Consiglio di Sicurezza aveva anche la delicata questione della crisi politica venezuelana. Il vicepresidente Usa, parlando con i giornalisti al Palazzo di Vetro, ha spiegato che Washington sta preparando una risoluzione affinché tutte le nazioni riconoscano il leader dell’opposizione Juan Guaidó come il presidente legittimo del Venezuela. Pence, inoltre, ha chiesto che l’ONU revochi le credenziali dell’ambasciatore di Maduro. Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza, Pence, ha chiesto ai membri di «In quello che era uno dei paesi più ricchi dell’emisfero occidentale, ora 9 persone su 10 vivono in povertà, difendere la democrazia e lo stato di diritto. È il momento per le Nazioni Unite di parlare». Pence ha anche accusato stati come Cuba e Iran di sostenere Maduro, il cui governo, ha affermato, «ha usato violenza e intimidazione contro chiunque si sia opposto alle sue azioni. Non solo minaccia la gente del Venezuela, ma anche la pace e la sicurezza della regione».
A cura di Raffaele Fattopace
