Sono quattro le parole consegnate dal Papa agli universitari di Roma Tre, nella sua prima visita a un ateneo statale italiano. Quattro termini che racchiudono ciascuno un modo d’essere, non solo del cristiano ma di ogni essere umano che intenda impegnarsi a migliorare il nostro stare al mondo. Queste le consegne: il dialogo, per arginare ogni forma di violenza; la geometria del poliedro, ovvero l’unità nella diversità; la concretezza, nelle scelte economiche, sociali e culturali; l’integrazione, che scaccia le paure e che è la prima soluzione alla questione dei migranti.
Un discorso alto e concreto, quello di Francesco, che ha citato Charlie Chaplin, la teoria gravitazionale e il sociologo Bauman, teorico della “società liquida”. Ma soprattutto un discorso fatto interamente a braccio, guardando negli occhi quel migliaio e più di giovani studenti che l’hanno accolto con un abbraccio caloroso e festoso. E che più volte hanno applaudito le sue parole.