Papa Francesco ha scelto Ginevra per il suo ventitreesimo viaggio internazionale, un “pellegrinaggio ecumenico”, come era stato previsto .La divisione dei cristiani è scandalosa, bisogna proseguire sul cammino dell’unità perché l’alternativa sono le “guerre e distruzioni”.
“E tutto questo va fatto – ha esortato Francesco – anche se può sembrare un lavorare in perdita”. Il Papa chiede ai cristiani di tradurre il Vangelo in opere: “C’è da inquietarsi quando alcuni cristiani si mostrano indifferenti nei confronti di chi è disagiato. Ancora più triste è la convinzione di quanti ritengono i propri benefici puri segni di predilezione divina, anziché chiamata a servire responsabilmente la famiglia umana e a custodire il creato. Sull’amore per il prossimo, per ogni prossimo, il Signore, Buon Samaritano dell’umanità ci interpellerà. La credibilità del Vangelo – ha detto ancora – è messa alla prova dal modo in cui i cristiani rispondono al grido di quanti, in ogni angolo della terra, sono ingiustamente vittime del tragico aumento di un’esclusione che, generando povertà, fomenta i conflitti. I deboli sono sempre più emarginati, senza pane, lavoro e futuro, mentre i ricchi sono sempre di meno e sempre più ricchi. Sentiamoci interpellati – è stato l’appello del Papa – dal pianto di coloro che soffrono, e proviamo compassione”.