Oggi 21 marzo ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, istituita nel 1966 dalle Nazioni Unite.
Proprio questa data è stata scelta in ricordo del massacro di Sharpeville del 1960 la giornata più sanguinosa dell’apartheid in Sudafrica, dove 300 poliziotti bianchi uccisero 69 manifestanti che protestavano contro l’Urban Areas Act che imponeva ai sudafricani neri di esibire uno speciale permesso se venivano fermati nelle aree riservate ai bianchi.
Una speciale commissione d’inchiesta denunciò il comportamento della polizia, mentre l’operato del governo sudafricano venne ufficialmente condannato dall’ONU.
Da allora sono tante le campagne organizzate in varie parti del mondo contro il razzismo, in particolare quella dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali in Italia fondata nel 2003, la quale promuove la parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica.
Si sono moltiplicati anche gli sforzi da parte delle Nazioni Unite, che tra le tante iniziative di sensibilizzazione per sconfiggere il razzismo ha istituito la Convenzione internazionale sull’eliminazione della discriminazione razziale.
La giornata di oggi è stata intitolata dalle Nazioni Unite “Giovani che si oppongono al razzismo”, la quale mira ad evidenziare l’impegno dei giovani nell’organizzare campagne contro il razzismo nelle varie parti del Mondo, ricordiamo infatti le marce Black Lives Matter del 2020.
Inoltre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, è stata organizzata nella giornata di venerdì dall’Unione Europea il Vertice europeo contro il razzismo (European Anti-Racism Summit), che ha come obiettivo un confronto in merito al Piano d’Azione europeo contro il razzismo adottato lo scorso settembre.
Quest’ultimo è stato istituito in seguito ad una vasta serie di indagini che avevano dimostrato livelli elevati di discriminazione razziale nell’Unione Europa: si stima che tra il 1° gennaio 2008 e il 31 marzo 2020 i casi documentati di razzismo sono stati 7.426.
Non è mancato il sostegno di Papa Francesco contro il razzismo, che in un tweet scrive: “Il razzismo è un virus che muta facilmente e invece di sparire si nasconde, ma è sempre in agguato. Le espressioni di razzismo rinnovano in noi la vergogna dimostrando che i progressi della società non sono assicurati una volta per sempre. #FightRacism #FratelliTutti”
Il Papa parla così ai suoi 5 milioni di follower ribadendo che gran parte della società non ha ancora superato il pregiudizio razziale, e che tutto questo richiede un impegno costante affinché possano essere eliminate tutte le discriminazioni.
Nel frattempo l’odio verso le etnie continua. Questa volta negli Stati Uniti sono stati presi di mira gli asiatici, nei confronti dei quali le violenze sono aumentate del 150% nel 2020. Nella notte del 17 marzo la città di Atlanta è stata scossa da tre sparatorie da parte di un 21enne bianco, tutte e tre avvenute in centri massaggi e centri benessere, dove almeno sei vittime su otto sono di origine asiatica.
Centinaia di persone sono scese a protestare contro l’accaduto: tra i manifestanti molti cartelli con su scritto “Stop Asian Hate” e “Racism Is A Virus“.
Si tratta della prima strage da quando si è insediato il presidente statunitense Joe Biden, che nel suo discorso all’Emory University di Atlanta ha sostenuto: “Alcuni valori e convinzioni fondamentali dovrebbero unire gli americani, come lottare contro l’odio ed il razzismo, il veleno che ha perseguitato e afflitto a lungo la nostra Nazione“. Ha poi aggiunto: “L’odio e la violenza spesso si nascondono in piena vista. E spesso si associano al silenzio”
Ogni anno in questo periodo vengono organizzate manifestazioni ed eventi, coinvolgendo anche enti ed istituzioni impegnate sul tema. Ma da un anno a questa parte, a causa dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19, non è stato possibile organizzare nessuna celebrazione pubblica. La giornata però resta tuttavia un’occasione memorabile per ribadire l’importanza dell’uguaglianza tra tutti gli esseri umani.