I prossimi 27 e 28 novembre Papa Francesco sarà in Uganda.
Un anno fa, a dicembre 2014, Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo veniva ricevuta da Papa Francesco e in quell’occasione dedicava a Lui il millesimo pozzo perforato in Karamoja, dando il via ufficiale alla campagna di perforazione pozzi 2015-2017 dal nome “Il pozzo di Papa Francesco”. Un incontro unico quello tra la Ong piacentina e il Papa, che ha consolidato l’amicizia e il legame già nati in passato tra don Vittorio Pastori, fondatore del Movimento, e Papa Giovanni Paolo II.
È infatti questa una storia che ha origini lontane, ma che ancora oggi vede impegnata Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo in Uganda da oltre 40 anni.
Già alla fine degli anni ’70, grazie a volti noti come Mike Bongiorno, don Vittorione riuscì a portare la società italiana a conoscenza del dramma di 20.000 karimojong morti per fame. Da allora l’obiettivo del Movimento piacentino è stato quello di accompagnare un popolo nel suo percorso di sviluppo. Un percorso di solidarietà che ha incrociato quello di alcune grandi anime del nostro tempo: Madre Teresa, Papa Wojtyla, don Tonino Bello, mons. Antonio Riboldi.
Attualmente il Movimento si occupa di numerosi progetti in diversi settori, come quello idrico con la perforazione e la riabilitazione dei pozzi, l’educazione all’igiene e al corretto uso dell’acqua; quello socio-educativo attraverso la tutela e la protezione dell’infanzia, il coinvolgimento giovanile, l’educazione, l’emancipazione e la tutela dei diritti delle donne. Punto focale è la formazione del personale in loco con un progetto che solo nel 2015 ha avvicinato 2100 giovani karimojong al lavoro, attraverso una scuola professionale con formazione in campo agricolo, zootecnico, meccanico, idraulico e socio-educativo.
“Don Vittorione già nei primi anni ottanta, metteva in guardia la società italiana circa il fatto che i popoli della fame un giorno avrebbero invaso il ricco nord” dice il presidente di Cooperazione e Sviluppo, dott. Carlo Antonello. “Il popolo Karimojong con il quale da 43 anni condividiamo la sfida dello sviluppo, come ogni altro popolo dell’Africa è in cerca di vita, e ha come primo obiettivo quello di stare nella propria terra, di crescere i propri figli con prospettive di vita migliore, di mantenere la propria identità e dignità di persone e di popolo” aggiunge don Maurizio Noberini, sacerdote piacentino e presidente di Africa Mission.
“Il pozzo di Papa Francesco” è l’impegno che Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo ha preso per i prossimi tre anni verso la popolazione karimojong, con la perforazione e il ripristino di 100 nuovi pozzi, di cui 60 in collaborazione con la CEI (Conferenza Episcopale Italiana). Papa Francesco arriverà a Kampala il 27 novembre e nella sua breve visita incontrerà anche i vescovi dell’Uganda e del Karamoja, tra i quali Damiano Guzzetti, vescovo di Moroto e Giuseppe Filippi, vescovo di Kotido, coi quali Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo collabora fattivamente.