Guerra mondiale contro il matrimonio
“La Chiesa è donna perchè Maria è donna” e “il matrimonio è la cosa più bella”. Sono alcune affermazioni di Papa Francesco che ha risposto a braccio ad alcune domande di sacerdoti e religiosi nella Cattedrale di Tblisi. C’è “un grande nemico oggi del matrimonio: la teoria del gender”, ha detto papa Francesco parlando a braccio nel suo discorso di circa 40 minuti durante l’incontro con il clero a Tbilisi. “Oggi c’è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio – ha affermato rispondendo a una delle testimonianze, quella di una madre di famiglia -. Ma non si distrugge con le armi, si distrugge con le idee: ci sono colonizzazioni ideologiche che distruggono. Pertanto difendersi dalle colonizzazioni ideologiche”.
“Grazie come sempre del vostro lavoro. Domandate quello che volete “, dice Papa Francesco ai giornalisti che lo hanno accompagnato nei tre giorni di viaggio nel Caucaso, prima in Georgia e poi in Azerbaigian.
Santità, lei in Georgia ha detto che la teoria del gender è il grande nemico del matrimonio. Ma cosa direbbe a una persona che sente che il suo aspetto non corrisponde a quella che considera la propria identità sessuale?
“Nella mia vita di sacerdote, di vescovo e di Papa io ho accompagnato persone con tendenze e anche pratiche omosessuali. Li ho avvicinati al Signore e mai li ho abbandonati. Le persone si devono accompagnare, come faceva Gesù. Quando una persona che ha questa condizione arriverà davanti a Gesù, lui sicuramente non dirà: vattene via perché sei omosessuale. No. Io ho parlato di quella cattiveria che oggi si fa con l’indottrinamento della teoria gender. Un padre francese mi raccontava del figlio di dieci anni: alla domanda “cosa vuoi fare da grande” ha risposto: la ragazza! Il padre si è accorto che nei libri di scuola si insegnava la teoria gender, e questo è contro le cose naturali. Una cosa è la persona che ha questa tendenza, o anche che cambia sesso. Un’altra è fare insegnamenti nelle scuole su questa linea, per cambiare la mentalità: io chiamo questo colonizzazione ideologica”.