Attrici bellissime – tra le più desiderate dello star system holliwoodiano – hanno improvvisamente vuotato il sacco inguaiando il potentissimo produttore cinematografico Harwey Weinstein. Lo accusano di molestie sessuali perpetrate nei loro confronti col pretesto di spalancarle le porte di una sfolgorante carriera.
Quanto ci sia di vero o di falso nella torbida vicenda conta assai poco. Abusi, stolking, molestie, pestaggi sulle donne sono da condannare per definizione, senza se e senza ma. Applicando a chi commette simili nefandezze pene severissime. Eppure nel caso in specie qualche riflessione va fatta.
Perché questa gragnuola di accuse provenienti da un nutrito universo femminile è venuta fuori dopo anni di silenzio? Perché la stampa rosa, notoriamente ben informata sui gossip di quel mondo patinato, ha deciso solo adesso di sbattere il mostro in prima pagina? Weinstein è spacciato, travolto dall’umiliazione e abbandonato dai più.
Ma modalità e tempistiche nello scoperchiare un pentolone bollente sanno tanto di resa dei conti consumata a tavolino.