Tredici milioni di italiani si rivolgono ogni anno ad astrologi, cartomanti, santoni, guaritori, veggenti, medium e chi più ne ha più ne metta. Sborsando, peraltro, fior di quattrini.
Cosa cercano da questi circa 160mila operatori dell’occulto? Conforto e sicurezza; un salvifico contrappasso al dolore e all’incertezza del nostro vivere. Un giro d’affari niente male: secondo il Codacons – l’associazione dei consumatori – ha raggiunto gli 8 miliardi di euro nel 2016.
Un boom che sembra destinato a continuare, complici la crisi economica e le immancabili delusioni affettive. In questo infernale labirinto dell’occulto trovano spazio un po’ tutti, dalla casalinga al top manager, passando per l’insegnante, l’imprenditore, il giornalista…
Tutti insieme nella giostra della speranza e dell’inganno, più o meno coscienti che maghi e indovini mai potranno svelarci il futuro e il mistero della vita; e mai potranno emanciparci dai limiti naturali delle umane conoscenze. Ma tant’è. Il rifugio in ciò che non è razionale alimenta il fascino di ciò che è misterioso. E al giorno d’oggi questo sembra bastare.