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PARTE L’UDIENZA ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI DI STRASBURGO SUL RICORSO PRESENTATO DA BERLUSCONI CONTRO LA DECADENZA DEL SUO MANDATO DI SENATORE E LA SUA INELEGGIBILITA’

E’ iniziata alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo la prima e unica udienza sul ricorso presentato a settembre 2013 da Silvio Berlusconi contro la decadenza del suo mandato di senatore e la sua ineleggibilità, emesse  in base alla legge Severino.

Era strapiena l’aula e le altre sale della Corte da cui è possibile seguire la seduta: infatti vi erano 550 le persone accreditate per l’udienza, di cui una quarantina di giornalisti, in gran parte italiani ma anche da Francia, Germania e altri Paesi europei. Ad assistere sono arrivati gruppi di studenti, avvocati e giuristi da tutta Italia, ad esempio dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, da Padova, da Lecce, dalla Lumsa di Roma, ma anche dall’estero. Presente anche una rappresentanza della Russia. “Il governo italiano ha rispettato la Convenzione dei diritti dell’uomo, nessuna violazione può essergli attribuita”. Così si è espresso  il rappresentante del governo Maria Giuliana Civinini all’udienza a carico di Berlusconi alla Corte europea dei diritti dell’uomo aggiungendo che “Il diritto è stato scrupolosamente rispettato. La decisione della decadenza da senatore e della sua ineleggibilità non è stata arbitraria  è arrivata al termine di una procedura che ha rispettato tutti i diritti” .

Per il legale di Silvio Berlusconi, Edward Fitzgerald, nel caso del Cavaliere “la legge Severino è stata applicata a fatti contestati per gli anni 1995-1998, quindici prima che la legge fosse adottata”. Inoltre, l’ex premier Berlusconi, ha aggiunto davanti alla Corte di Strasburgo, “è stato privato del suo seggio con un voto in un Senato composto a maggioranza da suoi avversari: non era giustizia ma ma un anfiteatro romano in cui una maggioranza di pollice versi o pollici in alto decidono se uno va su o giù“.

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