di Antonello Sannino, presidente Arcigay Napoli
Partono questa settimana i tirocini formativi trimestrali del progetto Diversity on the job promossi da UNAR, attuati da Italia Lavoro e realizzati attraverso raggruppamenti territoriali di enti di formazione ed associazioni di categoria, tra questi a Napoli, Generazione Vincente e Dedalus, con Arcigay Napoli e le associazioni nazionali MIT e Gay Center.
È un primo intervento prezioso e concreto finalizzato non solo al reinserimento lavorativo di coloro che hanno subito discriminazioni basate su orientamento sessuale ed identità di genere, ma utile anche ad introdurre nelle aziende la cultura delle differenze e creare in tal modo una rete di supporto che faciliti l’inserimento lavorativo delle persone LGBT. Da agosto stiamo lavorando con impegno a questo progetto che è sicuramente una goccia d’acqua nel deserto, ma è comunque un segnale importante per le regioni del Sud lacerate da una disoccupazione che grava in particolare su alcune fasce sociali. In tal senso, ci aspettiamo che questo progetto dia anche nuovo impulso alle agende regionali al fine di prevedere ulteriori interventi mirati all’inclusione lavorativa dei cittadini che vivono in una condizione di vulnerabilità sociale come appunto gli lgbt discriminati.
Il Dipartimento Pari Opportunità – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) promuove il “Programma sperimentale di intervento per la promozione dell’inserimento lavorativo di soggetti discriminati e svantaggiati” – Progetto DJ – Diversity on the job, finanziato con fondi a valere sul PON “Governance e Azioni di Sistema” 2007-2013 – Ob. Convergenza. Il programma è attuato da Italia Lavoro e mira a realizzare obiettivi di capacity building nei confronti dell’associazionismo non economico e di empowerment nei confronti dei target a forte rischio di esclusione sociale.
Il progetto Diversity on the job è finalizzato sia alla creazione di reti territoriali integrate di supporto all’inclusione socio lavorativa rivolte a soggetti vittima di discriminazione e marginalizzazione sociale e lavorativa attraverso il coinvolgimento di associazioni e stakeholder localizzati nelle 4 regioni Ob. Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), espressione dei target oggetto dell’intervento, al fine di creare le condizioni per qualificare queste ultime nel campo della intermediazione lavorativa, mediante apposite azioni di capacity building. Sia a promuovere l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e a forte rischio di discriminazione, attraverso servizi di orientamento e coaching e la realizzazione di tirocini della durata di tre mesi nelle regioni Ob. Convergenza, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.