I morti del terremoto e dello tsunami che hanno colpito ieri l’isola di Sulawesi sono saliti a 384. Il nuovo bilancio è stato fornito da Sutopo Purwo Nugroho, portavoce della Protezione civile. La cifra si riferisce solo alla città di Palu, la più colpita. Lo ha confermato il portavoce dell’istituto geofisico indonesiano, Hary Tirto Djatmiko. La tv indonesiana mostra un video girato con il cellulare con una potente onda che colpisce Palu, con persone che urlano e scappano.
Lo tsunami, con onde fino a 2 metri di altezza, ha colpito anche la città indonesiana di Donggala, nell’arcipelago di Sulawesi, e ha spazzato via le case.
Secondo funzionari locali, ci sarebbero almeno cinque mortianche se non è ancora chiaro se questo dato sia riferito allo tsunami o al sisma.
In precedenza, un portavoce dell’agenzia per i disastri indonesiana, Sutopo Purwo Nugroho, aveva detto che l’allerta tsunami era stata tolta. Nel dicembre 2004, un terremoto di magnitudo 9.1 al largo dell’isola di Sumatra, nell’ovest dell’Indonesia, causò uno tsunami che provocò 230mila morti in una decina di Paesi del sudest asiatico.