La lettura di un brano della partigiana Teresa Mattei, ha aperto la seconda giornata della Conferenza Programmatica del Partito Democratico nel museo di Pietrarsa, infatti l’attrice napoletana Roberta Spagnuolo ha ricordato una delle donne più coraggiose della storia dell’Italia Repubblicana, Teresa Mattei, la più giovane eletta nell’Assemblea Costituente, che ha contribuito alla stesura dell’articolo 3 della Costituzione sul tema dell’uguaglianza. Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura e vicesegretario del partito, nel museo di Pietrarsa, a Portici (Napoli), dichiara: “Il Partito democratico lavora unito e sta progettando il futuro. Il Pd Sta costruendo la propria proposta per il futuro dell’Italia lavoro, impresa, sviluppo sostenibile, cura delle persone. Noi lavoriamo su questo e ci rivolgiamo agli italiani con l’idea che questo partito e questa comunità siano ancora fondamentali per il futuro del nostro Paese. Da qui ripartiamo con grande forza, capacità di ascolto e confronto con la società che ci porteremo, nelle prossime settimane, in lungo il largo per il territorio“.
Per il ministro Andrea Orlando “leggo che attenderemo le lezioni in Sicilia per chiedere una svolta: io la svolta l’ho chiesta candidandomi al congresso del partito e non ho bisogno di aspettare le elezioni in Sicilia per farlo. Comunque vadano quelle elezioni e qualunque sia il risultato, esse porranno sempre l’esigenza di ricostruire il centro sinistra. Il centrosinistra va costruito, oggi non c’è. Non bastano gli appelli unità, bisogna lavorare per l’unità”.
Sul palco del museo di Pietrarsa, anche il ministro dell’Interno Marco Minniti, che dichiara: “L’adesso è lo ius soli: da qui dobbiamo prendere l’impegno solenne di approvare in questa legislatura lo ius soli. Non è una legge sull’immigrazione ma sull’integrazione, sono due cose radicalmente diverse. Un grande partito di fronte a una legge di principi si batte, decide, convince. L’unica cosa che un grande partito non fa è rinunciare: noi non rinunceremo”. Poi Minniti aggiunge: “Quello che abbiamo fatto al governo non l’abbiamo fatto da soli. La sfida è lavorare insieme oltre i confini del Pd per costruire una grande alleanza, governare l’Italia, battere la destra e sconfiggere definitivamente i populismi”. Serve vocazione “non minoritaria: Se si ritira o ci si mette di lato rispetto alla sfida di governo, la sinistra perde se stessa. E questo il popolo della sinistra italiana non lo capirebbe e non lo perdonerebbe”.Dopo il via libera al Rosatellum, spiegano, l’obiettivo è presentarsi nei collegi con la coalizione più ampia possibile, perché “vince chi ha un voto in più”. Ad esprimere lo scetticismo dal palco di Pietrarsa ci pensa Andrea Orlando che dichiara : “Se siamo una squadra dovremmo cominciare a dire tutti i giorni le stesse cose. Per mobilitare gli elettori non basta un leader”, aggiunge . “Rischiamo uno scollamento sempre più grande”. mentre dal suo canto Reni dice che : “Non c’è nessuna rottura” tra il Pd e il governo.