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PD NAPOLI:PERSONALISMI SENZA MORALE, CON RUOLI PERSONALI

Caro direttore-confratello, credo che un partito senza idee non sia un partito e non possa rappresentare una comunità. Questo è quello che è accaduto ancora una volta a Napoli.
Non è colpa del singolo candidato o del singolo dirigente. Il problema è che si pensa a creare sommatorie fra simboli e persone e non si pensa alla connessione ed al legame fra cosa si vuole rappresentare ed in che modo.
Ci sono tante singole realtà a Napoli e nella sua provincia, che sono realtà positive, ma che vengono escluse perchè non organiche a componenti o a feudi per meglio dire, o perchè non sono dei signor si, invece si preferisce il personaggio, che dice sempre il facile o facilissimo si ad ogni cosa ed è sempre pronto a portare voti o tessere in competizioni interne, spesso anche più voti alle primarie o più tessere che alle elezioni vere.
Il vero cambio di rotta avviene se si ritorna a parlare con quei mondi che oggi dalla Politica sono lontanissimi e che la guardano disgustati e non partecipano più. Non si può pensare di parlare di Società Civile, solo in caso di necessità e non si può pensare di scegliere sempre in base a convenienze di Consiglieri Regionali o Parlamentari di turno, che pensano a posizionare una propria ”bandierina” e non a individuare una persona che possa rilanciare idee e rapporti.
5 anni fa a Napoli, pensavamo che dopo le elezioni si era raggiunto il punto più basso, quest’anno si è fatto peggio.
Ora bisogna subito azzerare le tessere fatte e riproporre un tesseramento reale e non tesserificio che crea e può creare solo imbarazzi.
Bisogna investire su persone che hanno una idea e che rappresentano un territorio, una comunità, un settore, un livello di società, non possiamo più permetterci dirigenti, con la d minuscola che non rappresentano nulla oltre che chi li ha posizionati in quel ruolo.
Parlare un linguaggio di verità, nelle assemblee di partito (sperando che ci facciano discutere), sui social, sulla stampa, non contro qualcuno, ma su idee che possano interessare anche chi oggi è lontano dalla Politica.
Concludo per approfondire in futuro, dicendo che bisogna assolutamente ripartire da chi fa consenso elettorale in modo pulito, onesto, reale, non possiamo permetterci che ogni giorno un personaggio qualsiasi faccia parlare di se perchè ha preso un centinaio di voti con pasta, pane, promesse di lavoro, facendo perdere credibilità e voto di opinione ad una comunità, che già ha i suoi problemi, e che conta molto più di un centinaio di preferenze.
La lotta alla corruzione, il ritorno all’etica, al disgusto verso chi è senza morale deve essere una base per chi si impegna e l’asticella di impegno da parte di chi fa Politica deve essere superiore ad un normale cittadino, oggi chi fa Politica invece ha una asticella di Moralità molto più bassa di tanti cittadini e persone impegnate nella società.
Considerazioni di Gennaro Acampora
valente verdini

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